Chiapas, Stati Uniti Messicani
18 Aprile 2007
Rieccoci in Messico!
Se ben ricordate, eravamo rimasti a circa 5 chilometri dalla capitale del Chiapas, Tuxla Gutierrez, provatissimi dai 45 gradi e dal 100% di umidità, seduti su una velocissima lancia a motore, con un giubbotto di salvataggio addosso e tanti simpatici coccodrilli attorno.
Il fiume dalle acque verdissime che attraversa il Canyon del Sumidero, scorre fra vertiginosi argini ricoperti di fitta vegetazione. Un eccezionale spettacolo che è possibile gustare anche con i piedi saldati al terreno (per chi temesse le barche o l'incontro ravvicinato con i coccodrilli!) da cinque belvedere mozzafiato che sovrastano la profonda gola.
Terminata la visita al grandioso (e fortunatamente molto ventoso) Canyon del Sumidero, raffigurato persino sullo stemma dello Stato e su alcune monete, il nostro piccolo gruppo di una decina di persone si è diretto a Chiapa de Corzo, accompagnato sempre dalla simpatica guida Stefania.
Fonte: Wikipedia |
Si tratta della più antica città del Chiapas e si trova lungo la ruta che da Tuxtla Gutiérrez arriva a San Cristóbal de las Casas. La prima cosa che si può notare entrando in città è la monumentale fontana, di forma ottagonale in mattoni rossi, caratterizzata da archi rampanti e un tetto a cupola, in pieno stile mudéjar coloniale. La Fuente de La Pila, situata nel Parque Central, risale al 1500 e si dice voglia richiamare alla mente la forma della corona spagnola o un diamante.
Un'altra tappa fondamentale, non distante dalla Fonte, è il Tempio di Santo Domingo de Guzmán, con la sua campana bronzea decorata in oro e fili d'argento da oltre cinque tonnellate che risuona fino a svariati chilometri di distanza.
Chiapa de Corzo è famosa per due aspetti: uno è la Fiesta Grande de Enero che si tiene a gennaio, ogni anno, dove i Parachicos (i ballerini vestiti con gli splendidi abiti della tradizione) scendono in strada a danzare, e l'altro è la cucina. Quì è possibile trovare una grande varietà di piatti appartenenti alla tradizione dell'intero stato.
Le danze Parachicos, termine che identifica sia i ballerini, sia il tipo di danza, sono considerate un'offerta per i santi. I coloratissimi ballerini attraversano tutta la città portando le immagini sacre e la festa inizia al mattino per finire di notte. E' possibile ammirare le loro splendide maschere di legno intagliato, le particolari acconciature, gli scialli ricamati e i nastri colorati, mentre i ballerini fanno vibrare nell'aria i sonagli di latta chiamati “chinchines”.
L’arte di costruire maschere viene tramandata di generazione in generazione, dalla raccolta e l’essiccazione del legno fino alla scultura. Questa tradizionale festa è stata dichiarata persino Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO.
Terminata la visita a Chiapa del Corzo, siamo rientrati a San Cristóbal de las Casas, la nostra base per la notte, più o meno a un centinaio di chilometri di distanza. Sotto consiglio di Stefania, italianissima, a cena ci siamo staccati dal gruppone dei babbani e sempre noi dieci abbiamo cenato in una pizzeria gestita da nostri connazionali, gustandoci una bella pizza italiana.
Finalmente pasta, pomodoro e mozzarella! : )
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