18 Aprile 2007
Ritorniamo a parlare del nostro tour di Messico e Guatemala e come promesso, ecco il post “a parte” sull’escursione fuori programma che abbiamo deciso di fare quando ci trovavamo in Chiapas, precisamente di ritorno da San Lorenzo Zinacantán in direzione San Cristóbal de Las Casas.
Avendo il resto della giornata libera, alcuni di noi hanno deciso di non perdere nemmeno un secondo di tempo e di fare un’escursione non preventivata e del tutto inaspettata presso il Canyon del Sumidero. In occasione di questa nuova avventura, abbiamo cambiato momentaneamente guida; è stata la volta di Stefania, una simpatica ragazza italiana che, dopo essersi scoperta innamorata di questa magnifica terra, ha mollato baracca e burattini e, insieme al suo fidanzato, si è trasferita e poi sposata in Messico, diventando una bravissima guida e acquisendo quell’accento spagnolo che mi fa letteralmente impazzire. Insieme a lei il nostro piccolo gruppetto di coraggiosi si è diretto in pullman verso l’incredibile Canyon, a circa 120 chilometri di distanza da San Cristóbal.
Profondo e stretto circa 2 km e attraversato per tutti i 13 km di lunghezza dal Rio Grijalva è una vera e propria meraviglia della natura, incastonata nel Parque Nacional Cañón del Sumidero. Si tratta di una sinuosa spaccatura veramente spettacolare sia per le dimensioni che per la flora e la fauna tropicale che ospita. Il Cañón si trova a 5 km dalla capitale Tuxla Gutiérrez.
Appena arrivati in loco, Stefania ci ha aggiornato su ciò che avremmo visto di lì a poco, sulla sicurezza, sull’imbarcazione e soprattutto sulla fauna non proprio cucciolosa che stavamo per incontrare. Armati di un serissimo giubotto arancione come salvagente, siamo saliti a bordo di piccole lance a motore molto potenti. Stipati su queste barchette talmente veloci da alzarsi quasi in aria sul pelo dell’acqua e ballando come su un tagadà, ci siamo avventurati nel Cañón, fra strapiombi, coccodrilli, serpenti, giaguari e avvoltoi.
Le pareti verticali di questa faglia stupenda vanno da 200 metri fino alla bellezza di 1 chilometro e il Cañón vanta numerosi ruscelli, spiagge, rapide con oltre 35 cascate, due sorgenti d’acqua dolce e grotte calcaree degne di un film.
Poi abbiamo spento i motori nella Cueva del Silencio, una grotta completamente priva di ogni risonanza e nella Cueva de Colores, un’altra grotta dalle pareti colorate di rosa a causa delle infiltrazioni di minerali. Al suo interno vi è una statua di Nostra Signora di Guadalupe, posizionata fra offerte di colorati fiori freschi e candele accese (mi domando chi vada avanti e indietro in barca per accenderle).
Non molto distante vi è il picco roccioso dal quale gli abitanti di questa regione, sconfitti dai conquistadores, pare misero in atto un suicidio di massa gettandosi nel vuoto.
Nel Cañón del Sumidero è possibile (e facilissimo, ve lo assicuro) incontrare molti esemplari di specie animali minacciate, come il coccodrillo americano (da vicino davvero intimorente), giaguari, gatti selvatici, tartarughe, falchi, aironi, pellicani, scimmie, ecc…
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