E' con enorme piacere che vi ri-presento l'amico di "tastiera" Tiziano.
Chi, fra i miei lettori, ha buona memoria, si ricorderà la splendida intervista
che mi ha rilasciato non molto tempo fa, al suo ritorno da un viaggio in Finlandia.
Chi ha pessima memoria, invece clicchi qua :)
Ebbene, Tiziano è ritornato in Finlandia questa estate e il suo amore per questa terra non ha fatto altro che crescere.
Ovviamente non potevo lasciarmi scappare l'occasione di un'intervista nuova di zecca e così, eccola qua.
Ringrazio Tiziano per il suo tempo e per l'affetto che prova per la mia amata Finlandia. Lo ringrazio perché non tutti sanno coglierla come ha fatto lui. Della sua scorsa intervista ricordo una frase in particolare, che mi ha fatto capire quanto lui sia un'anima lieve. Disse:
Ed è così che è.
Vorrei inoltre esprimergli tutta la mia vicinanza e porgere un saluto qua, pubblicamente, all'amico che lo ha soprannominato l'Astronauta. Un amico che non c'è più, ma che sicuramente veglia su di lui in ogni momento.
Passiamo all'intervista, che dite?
So che è la seconda volta che ti rechi in quel della Finlandia. Ci sei voluto tornare solo perché "ti è piaciuta", o sotto sotto c'è qualche motivazione più intima e personale?
Prima di partire dei clienti mi chiedevano "dove te ne vai per le ferie?" A Casa, era la mia risposta. Non stavo mentendo, in Finlandia mi sento a casa, perciò certo, ci sono delle motivazioni personali, quelle di chi si sente bene in quel posto, semplicemente questo.
La prima volta che hai visto la Finlandia, l'anno scorso, sei partito da solo, senza conoscere una parola di finlandese (tranne olut, che significa birra!), e con un inglese molto elementare, tanto che ti è stato dato il soprannome di Astronauta. Hai viaggiato da solo anche questa volta?
Oh sì assolutamente, ma più preparato, solo il fatto di conoscere certe abitudini rende l'approccio più facile. Inoltre nei mesi precedenti mi ero preparato con delle lezioni di colloquio in inglese. Allo stesso tempo non ero solo perché il mio amico, da una vita, che mi aveva soprannominato Astronauta stava morendo, e lo fece proprio mentre ero in Finlandia, perciò non ero solo, ero con il suo ricordo, con i suoi pensieri e il giorno che se ne andò non sapevo se Helsinki era piena o vuota di lui. E' stata molto dura, perché gli ero stato vicino per tutta la sua malattia, ma lui voleva che partissi lo stesso e continuassi a fare l'astronauta. E ciò ho fatto.
Che soluzione hai trovato, riguardo l'alloggio? E che posti hai visitato in più, rispetto alla volta scorsa?
Per l'alloggio non mi sono proprio sforzato, stessa agenzia, stesso appartamento in Kallio. Punto strategico e a me comodo per gli spostamenti. A parte alcuni posti che volevo rivedere, come il caffè Vanilla a Suomenillina, solo per prendere un caffè e godermi l'incantevole posto o il Kiasma, che comunque propone sempre mostre diverse, per il resto ho visitato altri posti di Helsinki, ma anche due città: Porvoo e Turku.
Quando mi hai contattata per avere alcune dritte, mi hai chiesto se fosse possibile visitare qualche location dove fosse presente un faro. Come sai, la domanda mi ha fatto un immenso piacere, essendo io un'appassionata di fari marittimi. (Per chi non lo sapesse, ne possiedo una discreta collezione) Sei riuscito nel tuo intento?
Sì, e con grande piacere. Ero molto indeciso se andare a Söderskär, partenza in battello alle nove del mattino e rientro alle tredici, solo un'ora e mezza sull'isola, il costo non era propriamente economico per così poco tempo... ma lo rifarei ora, immediatamente.
Se piacciono i fari e le isole brulle è un viaggio che vale. Io ho avuto la fortuna che eravamo solo tre viaggiatori per Söderskär quel giorno, perciò sull'isola, o meglio sulle tre isole collegate tra loro da ponti, non c'era confusione e si poteva assaporare il piacere dell'isola con il suo vento, il sole, il rumore del mare e la vista del faro. Appena sceso dalla barca l'addetto apre il faro e poi ognuno si muove sulle isole e nel faro come vuole... il massimo per godersi appieno quest'esperienza.
Durante le nostre chiacchierate via mail, mi hai detto di essere un erborista e che ti sarebbe piaciuto trovare, in Finlandia, qualche negozio legato alla tua professione. Dicci, esistono le erboristerie, così come le conosciamo noi in Italia oppure no?
Mettiamoci d'accordo per cosa intendo io per erboristeria. Un negozio che vende e conosce le erbe, quelle sfuse, quelle per tisane ed infusi e non solo prodotti pronti. Perciò no, non ne ho trovate di questo tipo, solo un negozietto a Porvoo aveva una ventina di erbe sfuse ma non era solo un'erboristeria. Per il resto non ne ho trovate, ho visto solo dei negozi di prodotti bio e naturali, ottimi ma diverse dalle erboristerie.
So che sei stato al Nuuksio National Park e insieme a una guida hai fatto una passeggiata fra foreste e laghi di circa 15 chilometri. E' un'esperienza che feci anche io, qualche anno fa e devo dire, la trovai meravigliosa. Ce la racconti?
Quando ho iniziato ad organizzare questo viaggio mi son detto: "Ok Helsinki, ok le isole e il mare, ma la Finlandia è soprattutto foreste e laghi, devo visitare anche questo aspetto della natura" Scopro così il parco nazionale di Nuuksio.
Perfetto, non lontano da raggiungere, ovviamente ci sono i mezzi pubblici ecc... poi mi son detto che da solo in mezzo a un parco avrei fatto un giretto “classico” senza vederlo bene. Scopro un sito che organizza passeggiate nel parco, gli scrivo e mi da' alcune date disponibili per il periodo che mi interessava, ma siccome il viaggiare da soli permette di scegliere sul momento quello che vuoi fare, non volevo prenotare e ancorarmi ad una data, così quando arrivo ad Helsinki decido per una data, ma il gruppo era al completo e la guida mi dice che però sarebbe stato disponibile la domenica seguente. Rispondo che ok, è pure l'ultimo giorno del mio viaggio e mi sembra perfetto per il parco. Al mattino dell'appuntamento mi ritrovo solo io con la mia guida, lo aveva fatto lo stesso pur essendo solo io.
La passeggiata la si potrebbe riassumere in poche parole: verde, tanto, acqua, tappeti muschiati, uccelli, tanta aria buona, un paio di scarpe rotte, tanti frutti di bosco e funghi. Meno in sintesi dico che l'esperienza è stata piacevole e istruttiva allo stesso tempo, la mia guida, biologo, conosceva ogni sentiero ufficiale e non del parco, ma soprattutto è stato ricco di informazioni sulla conformazione geologica e biologica della zona e della Finlandia. La passeggiata con pranzo in un'area attrezzata con griglie è stata piacevolissima seppur stancante per uno come me non avvezzo a tale scarpinate.
Un aneddoto: al primo dei quindici laghi che abbiamo visto la guida mi dice che l'acqua si può bere, perplesso non dico nulla, al terzo lago me lo ridice e gli chiedo: Sei sicuro? Si china sul bordo del lago e beve... a quel punto i miei dubbi cedono e bevo anche io... beh sono qui che scrivo senza malattie di sorta e con il gusto di un'acqua leggera ed effettivamente pura.
Sei rimasto sulla terraferma, o hai messo piede su qualche isola?
Penso che metà del mio tempo di questa vacanza lo abbia trascorso su battelli e isole. Ho visitato Vallisaari, aperta al pubblico dal maggio di questo anno, è praticamente di fronte a Suomenlinna, parte dell'isola non è ancora visitabile perché protetta dal punto di vista naturalistico. Vallisaari è molto bella con i suoi bastion,i ma l'isola ad essa collegata Kuninkaansaari è ancora più incantevole, ha una piccola baia dove sono rimasto per ore, ma non ti fornisco le coordinate precise, la voglio solo per me :-)
Poi come detto prima sono stato a Söderskär, ma anche per andare a Porvoo ho scelto di prendere il battello che faceva un bel giro sull'arcipelago dando un'idea delle centinaia di isole che emergono dal mare, alcune abitate, altre solo da uccelli e piante altre ancora solo spuntoni di roccia con sopra un albero giunto lì chissà come.
Poi a Turku, un'isola molto abitata per i canoni finlandesi, dove ho visitato l'Art Chapel un'opera architettonica sull'esempio della Cappella di Kamppi, tutta in legno, ma con forma e struttura diversa, un'oasi di pace.
Qual è stata la tua impressione quando hai rivisto Helsinki per la seconda volta? L'hai trovata cambiata? Se sì, in meglio o in peggio?
No, non l'ho trovata cambiata nonostante il tempo sia stato più freddo e piovoso dello scorso anno. Era più bagnata :-) ma sembra che quello che per me era pioggia per i finlandesi era solo un leggero disturbo umido, imperterriti senza ombrello e a maniche corte... io no.
Credi che ci tornerai ancora, in Finlandia? Quali altri posti ti piacerebbe visitare, della Terra dei Mille Laghi?
Immagino che la prima parte della domanda sia retorica :-)
Certo che sì, forse in inverno o più facilmente in estate. Dove? Verrebbe da dire ovunque, anche se un pensiero forte va verso appunto la zona dei laghi e le isole Åland. I laghi perché ne ho fatto un assaggio a Nuuksio e mi sono piaciuti molto e poi sono l'emblema di questa nazione. Le Åland perché ho un debole per le isole e il mare.
Ti sei portato a casa qualche souvenir?
Solo un cioccolato della Fazer con i pop corn salati all'interno. I veri souvenir li ho nel cuore. Certi paesaggi e la quiete che donano sono nelle mie foto, ma soprattutto dentro di me.
C'è un posto, fra tutti quelli che hai visitato la prima volta e questa, che ti è rimasto particolarmente nel cuore? E perché?
Sedersi su delle rocce levigate dal tempo, assaporare il profumo del mare, l'aria pulita e godersi il silenzio che si crea dentro... ovviamente tutto ciò non toglie bellezza ai tanti posti visitati.
Come molti sanno, la cucina finlandese non è per tutti i palati, in particolar modo non è adattissima al palato italiano. So però che a te è piaciuta molto e hai voluto assaggiare molti piatti del posto. Hai mangiato qualcosa di nuovo, rispetto alla prima volta? E cosa ti è piaciuto e cosa no?
Ho gustato di nuovo tanti loro piatti che avevo già provato, poi ho cercato, trovandolo, il Kalakukko (un pane ripieno di pesce) e la birra Sahtia (nella lavorazione e nel filtraggio viene usato anche il ginepro) il primo è un piatto impegnativo e sicuramente più invernale, in agosto, nonostante il tempo piovoso, non ci dice proprio.
La seconda mi è piaciuta, non la si beve con la leggerezza con cui si beve una comune birra ma è decisamente da provare, anche perché una volta le birre erano sul tipo della Sahtia, aromatizzate, intense, corpose.
Vorrei aggiungere per chi vuole andare in Finlandia e pensa che sia tutto costoso... è vero ma si può anche spendere meno, molto meno di quello che si pensa. Nei mercati coperti, meglio quello di Hakaniemi, si trovano tanti di quei piatti pronti al costo di un fast food, ma qualitativamente cento volte meglio. I ristoranti li ho provati, ottimi, ma decisamente molto più costosi di quelli italiani.
So che ami molto la letteratura finlandese e in particolar modo Arto Paasilinna, del quale hai letto tutti i libri. Quale, tra questi, consigli a qualcuno che non è mai stato in Finlandia, ma ha voglia di scoprila grazie alle pagine di un libro?
Sicuramente “L'anno della lepre”, “Il mugnaio urlante” e “I veleni della dolce Linnea”, anche se secondo me andrebbero letti tutti. Per chi invece ha visitato Helsinki e volesse rivivere la città attraverso dei romanzi, divertenti e profondi allo stesso tempo, propongo la trilogia, tradotta in italiano, di Minna Lindgren.
Ricordo che l'anno scorso non interagisti molto con la gente del posto. Questa volta è andata meglio? Che impressione ti sei fatto?
Come detto mi ero preparato con l'inglese e conoscevo anche qualche parola in più in finlandese. Potrei dire che è andata meglio, ma non ne sono molto contento, mi domando ancora se è colpa della mia timidezza o della riservatezza finnica, ma non è stato facile interagire oltre alle frasi convenute da cliente. Rimane pur sempre la loro cordialità ma se vuoi attaccar bottone in Finlandia devi proprio essere un bravo sarto :-)
Fortunatamente proprio sotto il mio appartamento c'era un pub che sembrava fosse uscito dagli anni '60 con tanto di juke box originale e funzionante. Ogni sera ci ho fatto un salto e come si dice negli stereotipi dei finlandesi quando bevono sono più disponibili, ho parlato con un paio di ragazzi e mi ha fatto piacere confrontarmi e ridere delle stranezze delle nostre nazioni, con uno di questi ho messo a dura prova il mio inglese, perché un finnico alticcio non pronuncia proprio bene l'inglese :-)
Allo stesso tempo ho avuto il privilegio di essere invitato nella casa del responsabile dell'agenzia di b&b e fare una lunga chiacchierata. Lo stesso dicasi con la guida di Nuuksio, otto ore insieme si parla per forza. E mi è piaciuto il suo punto di vista sulla riservatezza finnica. Mentre passeggiavamo, in un sentiero dall'altro lato, sale una donna che appena ci incrocia abbassa lo sguardo, la guida si gira verso di me è dice: "In Finlandia è semplice: non si è obbligati a salutare quando si va in montagna. Non è più semplice?"
Effettivamente è vero, è più semplice. Però mi ha dato una dritta dicendomi che la popolazione del Savo, zona dei laghi, invece è definita dai Finlandesi del sud più chiacchierona. Peccato che non ho chiesto cosa significa in pratica... dicono forse tre parole invece che due? Chissà.
Siamo di nuovo al momento Marzullo. Fatti una domanda, e datti una risposta :)
Pensavo che con la seconda intervista questa domanda venisse evitata :-)
Vediamo... mi domanderei: Perché rilasci queste interviste sulla Finlandia?
Per condividere le mie esperienze, le mie avventure. Per riviverle io per primo e magari avvicinare qualcuno a questa bella nazione. Qualora invece l'effetto sugli altri sarà opposto... beh tanto meglio, vorrà dire che ci saranno meno turisti e più spazio per me in Suomi :-)
In questa intervista, ho una domanda in più.
Se la Finlandia fosse:
Un oggetto: La Vihta, i ramoscelli di betulla che usano nella sauna per “frustarsi”. Scelta obbligata per via dei tanti alberi di betulla e sia perché la Vihta si usa in uno dei momenti più intimi per i finlandesi: la sauna.
Una canzone: I walk alone di Tarja, il titolo e la canzone, se la senti, dice tutto.
Un'aforisma: Questa è davvero difficile perciò copio e incollo Oscar Wilde con “Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.”
Chi, fra i miei lettori, ha buona memoria, si ricorderà la splendida intervista
che mi ha rilasciato non molto tempo fa, al suo ritorno da un viaggio in Finlandia.
Chi ha pessima memoria, invece clicchi qua :)
Ebbene, Tiziano è ritornato in Finlandia questa estate e il suo amore per questa terra non ha fatto altro che crescere.
Ovviamente non potevo lasciarmi scappare l'occasione di un'intervista nuova di zecca e così, eccola qua.
Ringrazio Tiziano per il suo tempo e per l'affetto che prova per la mia amata Finlandia. Lo ringrazio perché non tutti sanno coglierla come ha fatto lui. Della sua scorsa intervista ricordo una frase in particolare, che mi ha fatto capire quanto lui sia un'anima lieve. Disse:
"Per me Helsinki ha il profumo dell'aneto e del mare."
Ed è così che è.
Vorrei inoltre esprimergli tutta la mia vicinanza e porgere un saluto qua, pubblicamente, all'amico che lo ha soprannominato l'Astronauta. Un amico che non c'è più, ma che sicuramente veglia su di lui in ogni momento.
Passiamo all'intervista, che dite?
So che è la seconda volta che ti rechi in quel della Finlandia. Ci sei voluto tornare solo perché "ti è piaciuta", o sotto sotto c'è qualche motivazione più intima e personale?
Prima di partire dei clienti mi chiedevano "dove te ne vai per le ferie?" A Casa, era la mia risposta. Non stavo mentendo, in Finlandia mi sento a casa, perciò certo, ci sono delle motivazioni personali, quelle di chi si sente bene in quel posto, semplicemente questo.
La prima volta che hai visto la Finlandia, l'anno scorso, sei partito da solo, senza conoscere una parola di finlandese (tranne olut, che significa birra!), e con un inglese molto elementare, tanto che ti è stato dato il soprannome di Astronauta. Hai viaggiato da solo anche questa volta?
Oh sì assolutamente, ma più preparato, solo il fatto di conoscere certe abitudini rende l'approccio più facile. Inoltre nei mesi precedenti mi ero preparato con delle lezioni di colloquio in inglese. Allo stesso tempo non ero solo perché il mio amico, da una vita, che mi aveva soprannominato Astronauta stava morendo, e lo fece proprio mentre ero in Finlandia, perciò non ero solo, ero con il suo ricordo, con i suoi pensieri e il giorno che se ne andò non sapevo se Helsinki era piena o vuota di lui. E' stata molto dura, perché gli ero stato vicino per tutta la sua malattia, ma lui voleva che partissi lo stesso e continuassi a fare l'astronauta. E ciò ho fatto.
Che soluzione hai trovato, riguardo l'alloggio? E che posti hai visitato in più, rispetto alla volta scorsa?
Per l'alloggio non mi sono proprio sforzato, stessa agenzia, stesso appartamento in Kallio. Punto strategico e a me comodo per gli spostamenti. A parte alcuni posti che volevo rivedere, come il caffè Vanilla a Suomenillina, solo per prendere un caffè e godermi l'incantevole posto o il Kiasma, che comunque propone sempre mostre diverse, per il resto ho visitato altri posti di Helsinki, ma anche due città: Porvoo e Turku.
Quando mi hai contattata per avere alcune dritte, mi hai chiesto se fosse possibile visitare qualche location dove fosse presente un faro. Come sai, la domanda mi ha fatto un immenso piacere, essendo io un'appassionata di fari marittimi. (Per chi non lo sapesse, ne possiedo una discreta collezione) Sei riuscito nel tuo intento?
Sì, e con grande piacere. Ero molto indeciso se andare a Söderskär, partenza in battello alle nove del mattino e rientro alle tredici, solo un'ora e mezza sull'isola, il costo non era propriamente economico per così poco tempo... ma lo rifarei ora, immediatamente.
Se piacciono i fari e le isole brulle è un viaggio che vale. Io ho avuto la fortuna che eravamo solo tre viaggiatori per Söderskär quel giorno, perciò sull'isola, o meglio sulle tre isole collegate tra loro da ponti, non c'era confusione e si poteva assaporare il piacere dell'isola con il suo vento, il sole, il rumore del mare e la vista del faro. Appena sceso dalla barca l'addetto apre il faro e poi ognuno si muove sulle isole e nel faro come vuole... il massimo per godersi appieno quest'esperienza.
Durante le nostre chiacchierate via mail, mi hai detto di essere un erborista e che ti sarebbe piaciuto trovare, in Finlandia, qualche negozio legato alla tua professione. Dicci, esistono le erboristerie, così come le conosciamo noi in Italia oppure no?
Mettiamoci d'accordo per cosa intendo io per erboristeria. Un negozio che vende e conosce le erbe, quelle sfuse, quelle per tisane ed infusi e non solo prodotti pronti. Perciò no, non ne ho trovate di questo tipo, solo un negozietto a Porvoo aveva una ventina di erbe sfuse ma non era solo un'erboristeria. Per il resto non ne ho trovate, ho visto solo dei negozi di prodotti bio e naturali, ottimi ma diverse dalle erboristerie.
So che sei stato al Nuuksio National Park e insieme a una guida hai fatto una passeggiata fra foreste e laghi di circa 15 chilometri. E' un'esperienza che feci anche io, qualche anno fa e devo dire, la trovai meravigliosa. Ce la racconti?
Quando ho iniziato ad organizzare questo viaggio mi son detto: "Ok Helsinki, ok le isole e il mare, ma la Finlandia è soprattutto foreste e laghi, devo visitare anche questo aspetto della natura" Scopro così il parco nazionale di Nuuksio.
Perfetto, non lontano da raggiungere, ovviamente ci sono i mezzi pubblici ecc... poi mi son detto che da solo in mezzo a un parco avrei fatto un giretto “classico” senza vederlo bene. Scopro un sito che organizza passeggiate nel parco, gli scrivo e mi da' alcune date disponibili per il periodo che mi interessava, ma siccome il viaggiare da soli permette di scegliere sul momento quello che vuoi fare, non volevo prenotare e ancorarmi ad una data, così quando arrivo ad Helsinki decido per una data, ma il gruppo era al completo e la guida mi dice che però sarebbe stato disponibile la domenica seguente. Rispondo che ok, è pure l'ultimo giorno del mio viaggio e mi sembra perfetto per il parco. Al mattino dell'appuntamento mi ritrovo solo io con la mia guida, lo aveva fatto lo stesso pur essendo solo io.
La passeggiata la si potrebbe riassumere in poche parole: verde, tanto, acqua, tappeti muschiati, uccelli, tanta aria buona, un paio di scarpe rotte, tanti frutti di bosco e funghi. Meno in sintesi dico che l'esperienza è stata piacevole e istruttiva allo stesso tempo, la mia guida, biologo, conosceva ogni sentiero ufficiale e non del parco, ma soprattutto è stato ricco di informazioni sulla conformazione geologica e biologica della zona e della Finlandia. La passeggiata con pranzo in un'area attrezzata con griglie è stata piacevolissima seppur stancante per uno come me non avvezzo a tale scarpinate.
Un aneddoto: al primo dei quindici laghi che abbiamo visto la guida mi dice che l'acqua si può bere, perplesso non dico nulla, al terzo lago me lo ridice e gli chiedo: Sei sicuro? Si china sul bordo del lago e beve... a quel punto i miei dubbi cedono e bevo anche io... beh sono qui che scrivo senza malattie di sorta e con il gusto di un'acqua leggera ed effettivamente pura.
Sei rimasto sulla terraferma, o hai messo piede su qualche isola?
Penso che metà del mio tempo di questa vacanza lo abbia trascorso su battelli e isole. Ho visitato Vallisaari, aperta al pubblico dal maggio di questo anno, è praticamente di fronte a Suomenlinna, parte dell'isola non è ancora visitabile perché protetta dal punto di vista naturalistico. Vallisaari è molto bella con i suoi bastion,i ma l'isola ad essa collegata Kuninkaansaari è ancora più incantevole, ha una piccola baia dove sono rimasto per ore, ma non ti fornisco le coordinate precise, la voglio solo per me :-)
Poi come detto prima sono stato a Söderskär, ma anche per andare a Porvoo ho scelto di prendere il battello che faceva un bel giro sull'arcipelago dando un'idea delle centinaia di isole che emergono dal mare, alcune abitate, altre solo da uccelli e piante altre ancora solo spuntoni di roccia con sopra un albero giunto lì chissà come.
Poi a Turku, un'isola molto abitata per i canoni finlandesi, dove ho visitato l'Art Chapel un'opera architettonica sull'esempio della Cappella di Kamppi, tutta in legno, ma con forma e struttura diversa, un'oasi di pace.
Qual è stata la tua impressione quando hai rivisto Helsinki per la seconda volta? L'hai trovata cambiata? Se sì, in meglio o in peggio?
No, non l'ho trovata cambiata nonostante il tempo sia stato più freddo e piovoso dello scorso anno. Era più bagnata :-) ma sembra che quello che per me era pioggia per i finlandesi era solo un leggero disturbo umido, imperterriti senza ombrello e a maniche corte... io no.
Credi che ci tornerai ancora, in Finlandia? Quali altri posti ti piacerebbe visitare, della Terra dei Mille Laghi?
Immagino che la prima parte della domanda sia retorica :-)
Certo che sì, forse in inverno o più facilmente in estate. Dove? Verrebbe da dire ovunque, anche se un pensiero forte va verso appunto la zona dei laghi e le isole Åland. I laghi perché ne ho fatto un assaggio a Nuuksio e mi sono piaciuti molto e poi sono l'emblema di questa nazione. Le Åland perché ho un debole per le isole e il mare.
Ti sei portato a casa qualche souvenir?
Solo un cioccolato della Fazer con i pop corn salati all'interno. I veri souvenir li ho nel cuore. Certi paesaggi e la quiete che donano sono nelle mie foto, ma soprattutto dentro di me.
C'è un posto, fra tutti quelli che hai visitato la prima volta e questa, che ti è rimasto particolarmente nel cuore? E perché?
Sedersi su delle rocce levigate dal tempo, assaporare il profumo del mare, l'aria pulita e godersi il silenzio che si crea dentro... ovviamente tutto ciò non toglie bellezza ai tanti posti visitati.
Come molti sanno, la cucina finlandese non è per tutti i palati, in particolar modo non è adattissima al palato italiano. So però che a te è piaciuta molto e hai voluto assaggiare molti piatti del posto. Hai mangiato qualcosa di nuovo, rispetto alla prima volta? E cosa ti è piaciuto e cosa no?
Ho gustato di nuovo tanti loro piatti che avevo già provato, poi ho cercato, trovandolo, il Kalakukko (un pane ripieno di pesce) e la birra Sahtia (nella lavorazione e nel filtraggio viene usato anche il ginepro) il primo è un piatto impegnativo e sicuramente più invernale, in agosto, nonostante il tempo piovoso, non ci dice proprio.
La seconda mi è piaciuta, non la si beve con la leggerezza con cui si beve una comune birra ma è decisamente da provare, anche perché una volta le birre erano sul tipo della Sahtia, aromatizzate, intense, corpose.
Vorrei aggiungere per chi vuole andare in Finlandia e pensa che sia tutto costoso... è vero ma si può anche spendere meno, molto meno di quello che si pensa. Nei mercati coperti, meglio quello di Hakaniemi, si trovano tanti di quei piatti pronti al costo di un fast food, ma qualitativamente cento volte meglio. I ristoranti li ho provati, ottimi, ma decisamente molto più costosi di quelli italiani.
So che ami molto la letteratura finlandese e in particolar modo Arto Paasilinna, del quale hai letto tutti i libri. Quale, tra questi, consigli a qualcuno che non è mai stato in Finlandia, ma ha voglia di scoprila grazie alle pagine di un libro?
Sicuramente “L'anno della lepre”, “Il mugnaio urlante” e “I veleni della dolce Linnea”, anche se secondo me andrebbero letti tutti. Per chi invece ha visitato Helsinki e volesse rivivere la città attraverso dei romanzi, divertenti e profondi allo stesso tempo, propongo la trilogia, tradotta in italiano, di Minna Lindgren.
Ricordo che l'anno scorso non interagisti molto con la gente del posto. Questa volta è andata meglio? Che impressione ti sei fatto?
Come detto mi ero preparato con l'inglese e conoscevo anche qualche parola in più in finlandese. Potrei dire che è andata meglio, ma non ne sono molto contento, mi domando ancora se è colpa della mia timidezza o della riservatezza finnica, ma non è stato facile interagire oltre alle frasi convenute da cliente. Rimane pur sempre la loro cordialità ma se vuoi attaccar bottone in Finlandia devi proprio essere un bravo sarto :-)
Fortunatamente proprio sotto il mio appartamento c'era un pub che sembrava fosse uscito dagli anni '60 con tanto di juke box originale e funzionante. Ogni sera ci ho fatto un salto e come si dice negli stereotipi dei finlandesi quando bevono sono più disponibili, ho parlato con un paio di ragazzi e mi ha fatto piacere confrontarmi e ridere delle stranezze delle nostre nazioni, con uno di questi ho messo a dura prova il mio inglese, perché un finnico alticcio non pronuncia proprio bene l'inglese :-)
Allo stesso tempo ho avuto il privilegio di essere invitato nella casa del responsabile dell'agenzia di b&b e fare una lunga chiacchierata. Lo stesso dicasi con la guida di Nuuksio, otto ore insieme si parla per forza. E mi è piaciuto il suo punto di vista sulla riservatezza finnica. Mentre passeggiavamo, in un sentiero dall'altro lato, sale una donna che appena ci incrocia abbassa lo sguardo, la guida si gira verso di me è dice: "In Finlandia è semplice: non si è obbligati a salutare quando si va in montagna. Non è più semplice?"
Effettivamente è vero, è più semplice. Però mi ha dato una dritta dicendomi che la popolazione del Savo, zona dei laghi, invece è definita dai Finlandesi del sud più chiacchierona. Peccato che non ho chiesto cosa significa in pratica... dicono forse tre parole invece che due? Chissà.
Siamo di nuovo al momento Marzullo. Fatti una domanda, e datti una risposta :)
Pensavo che con la seconda intervista questa domanda venisse evitata :-)
Vediamo... mi domanderei: Perché rilasci queste interviste sulla Finlandia?
Per condividere le mie esperienze, le mie avventure. Per riviverle io per primo e magari avvicinare qualcuno a questa bella nazione. Qualora invece l'effetto sugli altri sarà opposto... beh tanto meglio, vorrà dire che ci saranno meno turisti e più spazio per me in Suomi :-)
In questa intervista, ho una domanda in più.
Se la Finlandia fosse:
Un oggetto: La Vihta, i ramoscelli di betulla che usano nella sauna per “frustarsi”. Scelta obbligata per via dei tanti alberi di betulla e sia perché la Vihta si usa in uno dei momenti più intimi per i finlandesi: la sauna.
Una canzone: I walk alone di Tarja, il titolo e la canzone, se la senti, dice tutto.
Un'aforisma: Questa è davvero difficile perciò copio e incollo Oscar Wilde con “Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.”