Diario di Viaggio: Helsinki Giorno 3 - Davide
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29 gennaio
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Eccoci tornati al diario di viaggio dell'amico Davide! Siete pronti per il giorno 3? :)
08/08/2010
Scrivendo
la data di oggi penso ai montalesi che sono andati all'Aquila. Io invece ho
fatto un altro bel giro nella capitale finnica. La stanchezza del giorno prima
non ci ha aiutati; quindi abbiamo intervallato i nostri itinerari con molte
pause.
Cominciamo dal riprendere
l'itinerario 5, ma prima facciamo una breve tappa alla fontana di Diana e alla Johanneksen Kirkko per far loro
le foto alla luce del giorno. Sulla vetrina di un negozio vediamo un simpatico
cartello per i cani (e per i loro padroni): “vietato fare la cacca sul
marciapiede”.
Arriviamo al Memoriale dei
Navigatori (Merenkulkijoiden Muistomerkki) in Ursinin Kallio;
nello stesso posto, poco lontano, c'è anche uno skate park (deserto, data
l'ora) e le ben già note tartarughe – anche Davide e la tartarughina della mia
borsa ci fanno le foto sopra.
Proseguendo su Merinkatu
arriviamo a Villa Ensi, famosa per avere due sculture sul suo
ingresso. In Armfeltintie troviamo un altro piccolissimo parco dedicato
a Juhani Aho, autore finlandese. Ci dirigiamo verso il parco Eiranpuisto,
deserto (a parte due tipi che dormivano sul prato) e curatissimo, e, dopo,
verso la Agricolan Kirkko.
Continuiamo facendo il giro della
zona delle ville: Eiran Sairaala (ex ospedale), Villa
Johannan (considerata una delle più belle ville di Helsinki) e infine
le case colorate in Jugenstyl in Huvilakatu (dove troviamo anche una
Vespa con tanto di sidecar).
Ritorniamo alla Johanneksen
Kirkko e al Museo del Design, qualche foto al Koulupuisto e
andiamo verso il centro per riposarsi un po'. Decidiamo di entrare nel Duomo, ma
non ho l'abbigliamento adatto, così siamo tornati in hotel dove ho preso e
infilato in borsa una maglietta e un paio di pantaloni. Per tornare in centro
abbiamo preso il tram.
Come la Agricolan Kirkko,
anche il Duomo all'interno è piuttosto spoglio, fatta eccezione per l'organo.
Dato che
era mezzogiorno, siamo andati al mercato per pranzo. Davide ha preso i totani e
le patate (crude) e io delle palline di carne di mucca con le cipolle. È stato
un errore perché erano molto pesanti. Comunque ho avuto tutto il tempo per
smaltirle. Al momento di pagare un malinteso: la tipa del banco ci chiede
“sixty euros”. È troppo! Davide le dà 50 euro e mi chiede se ne ho 10. Stavo
aprendo il portafoglio quando Davide vede la tipa che sta per fargli il resto.
Il dialogo:
Davide: “Sixty euros?”
Ragazza: “Sixtyn euros!”
Rachele: “Sixty or sixteen?”
Ragazza: “Sixteen!”
Tutto risolto alla fine.
La prima tappa del dopo pranzo è
l'interno della Cattedrale di Uspenski, decisamente più ricca delle altre. Dopo
la visita ci fermiamo dietro la chiesa e decidiamo il da farsi.
Si parte per l'itinerario 2, che
inizia da Piazza della Stazione (Rautatientori). Foto alla stazione
(nella quale siamo entrati per sapere gli orari degli autobus), all'Ateneum
e al teatro nazionale finlandese (Suomen Kansallisteatteri), con
davanti la statua dell'autore Aleksis Kivi.
Dietro al teatro si trova il Kaisaniemi
Park, un parco che è ritrovo abituale degli studenti di lingua svedese.
Vicino all'entrata si trova la scultura di un giovane alce. Con la cartina in
mano, mentre decidiamo che percorso fare, si avvicina una ragazza che molto
gentilmente ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto. Un po' spaesati (in Italia
non sarebbe mai successo) ma con altrettanta gentilezza la ringraziamo
dicendole di non averne bisogno. Vicino al parco si trova il Giardino Botanico
dell'Università (Yliopiston Kasvitieteellinen Puutarha),
nel quale decidiamo di non entrare ma guardiamo da fuori. Ci fermiamo a
riposare sulle sponde del Kaisaniemenlahti (dove Davide si mette a
sedere su qualcosa di strano, forse cacca di papera).
Poco dopo ripartiamo, attraversiamo
il Ponte Lungo (Pitkänsilta) e ci ritroviamo in Hakaniementori,
che la mattina ospita il mercato. Dall'altra parte della strada si trova
l'ennesimo piccolo, curatissimo e fiorito parco con la statua Nyrkkeilijät
(“I due boxer”) – ovviamente ci facciamo le foto sceme. Sempre lì vicino c'è l'Ympyrätalo
(Round House) e l'edificio residenziale Arena.
Allunghiamo l'itinerario – per colpa
mia – per vedere il sexy shop Aikuisten Lelukauppa, di proprietà del
signor Valo (!). Dato che ci siamo, vediamo anche il piccolo parco Karhupuisto
– che ha la statua di un orso – e la chiesa di Kallio (Kallion Kirkko),
che ha uno splendido giardino davanti. Ci siamo anche entrati – ovviamente era
spoglia – e io ho approfittato del bagno per fare pipì.
Finita la deviazione, ci troviamo di
fronte all'Eläintarhanlahti, un golfo, sul quale continuiamo la nostra
passeggiata, arrivando nella zona delle ville in legno, dove regna una pace assoluta.
Tra queste la più importante e la più bella è sicuramente Villa Kivi,
sul mare, in legno bianco e usata dagli scrittori per cercare l'ispirazione. Villa
Kivi e tutte le altre ville sono immerse nel verde, dal quale ha fatto
capolino un coniglietto.
Continuando arriviamo al Giardino
d'Inverno (Kaupungin Talvipuutarha) – che è semplicemente
magnifico. Lì vicino c'è lo stadio e dovremmo uscire dal Giardino e fare un
lungo giro per arrivarci. Davide esclama: “Col cazzo!”, vediamo delle transenne
(una parte del giardino era in ristrutturazione), le spostiamo, passiamo, le
rimettiamo a posto ed arriviamo allo Stadio in poco tempo.
Finalmente allo Stadio Olimpico (Olympiastadion)!
Facciamo il biglietto per salire sulla Torre (72 metri). Fortunatamente per noi
si può salire i primi 11 piani (su 13) solo con l'ascensore! La vista è
mozzafiato e si riesce a vedere tutta la città. Da lassù telefono a babbo per
dirgli dove sono. Infatti lo stadio è intitolato a Paavo Nurmi, il “finlandese
volante”, un famoso maratoneta degli anni '20, al quale, insieme a Lasse Viren
(corridore degli anni '70), hanno dedicato due statue fuori dallo stadio – e
babbo, corridore veterano, ovviamente sa chi sono. Non siamo potuti entrare
dentro lo stadio perché era in ristrutturazione.
Si continua lungo Töölönlahti,
pieno di persone che camminano, fanno jogging e vanno in bici, mentre noi ogni
tanto ci concediamo una pausa. Attraversiamo l'Hakasalmen Puisto, che si
trova nei pressi di casa Finlandia (Finlandia Talo), in
ristrutturazione. Dall'altra parte della strada si trova il Museo Nazionale (Suomen
Kansallismuseo), sul cui ingresso si trova la statua di un orso.
Nei pressi c'è anche il Parlamento,
il Museo di Arte Contemporanea Kiasma (mi sarebbe piaciuto
andarci, altro motivo per tornare a Helsinki), il palazzo di vetro (Lasipalatsi)
e il centro commerciale Kamppi.
Anche se mancano poche cose da
vedere, torniamo alla stazione e, distrutti, ci avviamo in albergo. All'hotel
chiediamo ad Aino informazioni sul bus rosso della Koff (sul quale si può fare
il giro turistico della città bevendo birra, ma che purtroppo non circola nel
fine settimana) e Davide si fa spedire le cartoline.
Dopo la doccia andiamo a cena da “Subway”,
a due passi dall'albergo, una catena di paninerie in cui scegli tipo, lunghezza
e ripieno del panino. Ci mettiamo a sedere vicino alla vetrina e io noto che
l'aria si è fatta verde. Chiedo a Davide se è scuro il vetro o è cambiato
qualcosa nel cielo e lui punta sul vetro scuro. Detto ciò, si alza un fortissimo
vento e si fa nero tutto d'un colpo. Mi accorgo che comincia a piovere e
facciamo una corsa per tornare in hotel. Rientrati in hotel, scoppia un
temporale. Chiediamo ad Aino che tempo farà domani: su Internet mette pioggia,
ma lei ci dice che questi temporali vanno e vengono. Lo voglio sapere perché
non è un granché passare la serata in hotel, inoltre avevamo deciso di andare
al “Tavastia” – per il quale avevo pure rinnovato le Converse – ma
niente da fare. Speriamo che domani sia bel tempo.
Riporto i miei pensieri scritti
quella sera stessa:
ORE 21:25 – HELSINKI – 08/08/2010
Ha cominciato a piovere! Una bufera!
Ed è cominciata all'improvviso! È una pioggia torrenziale, speriamo che finisca
presto. Abbiamo fatto in tempo a cenare, meno male che eravamo vicini
all'albergo.
NON VOGLIO RIMANERE IN HOTEL
STASERA!
P.S. ORE 23:10 – mi pare che abbia
smesso...