Aeroporto di Cancun
Quintana Roo, Stati Uniti Messicani
23 Aprile 2007 Ore 16.13
Siamo appena saliti sul volo Cancun - Città del Messico, il primo di una serie di tre che ci riporterà in Italia. Questo bestione è un Airbus320 della Compagnia Mexicana.
E’ un dispiacere tornare a casa, ma l’unica consolazione è il non dover mangiare più cibi a rischio Maledizione di Montezuma, per altro presa questa notte in forma violentissima, infatti adesso sono imbottita di farmaci e sto davvero malissimo.
Avevo persino mandato il neomarito alla disperata ricerca del medico in servizio presso l'hotel, perché c'è stato un momento durante il quale ho seriamente pensato che sarei morta sul water di un hotel stralusso dei Caraibi (ridete pure, ma io non sto affatto scherzando...), per fortuna nella Hall ha incontrato il nostro compagno di viaggio "Indiana", che gli ha suggerito di imbottirmi di medicine e caricarmi a tutti i costi sul volo; altrimenti mi avrebbero ricoverato e chissà quando saremmo potuti rientrare in Italia.
Al momento sono farcita di:
- 2 Imodium
- 1 Dissenten
- 1 Bimixim
- Litri di Enterogermina
In volo
Ore 17.07
Siamo ancora in volo; ci hanno servito una specie di merenda composta da un panino a dir poco osceno e un paio di biscotti alla cannella che noi detestiamo. C’erano anche delle patatine e quelle almeno le ho mangiate, anche se con grande cautela data la situazione.
Ci sono un bel po’ di turbolenze, si balla davvero molto. Non riesco neppure a scrivere.
Speriamo bene... sto già abbastanza male per conto mio.
Aeroporto di Ciudad De Mexico
Stati Uniti Messicani
Ore 20.45
Siamo atterrati sani e salvi ormai da un po'. Al momento siamo seduti in aereoporto a Città del Messico.
Stiamo bevendo una Cerveza Sol e Dio solo sa come io ci riesca. Probabilmente è merito del chilo di farmaci che ho ingurgitato ore fa. Sono le 20.47. Abbiamo preso due stecche di Marlboro alla menta al duty free e aspettiamo il volo eterno Città del Messico - Madrid che è in ritardo di circa due ore. Che meraviglia...
Tanto per non farci mancare proprio niente, fuori imperversa un temporale spaventoso con vento furibondo, lampi, tuoni, fulmini e saette. Ecco spiegate le turbolenze tremende nel volare da Cancun fino qua. La pioggia che scroscia violenta sulle grandi vetrate dell'aeroporto illuminate a giorno dai lampi e il vento che squassa le ali degli aerei fermi sulle piste son terrificanti.
Abbiamo conosciuto una coppia italiana che fa la nostra stessa tratta fin dall’hotel di Cancun; sembrano simpatici, almeno lui lo è, lei non saprei: è molto meno chiacchierona del compagno. In compenso in bagno la signorina ha dato il meglio di sè, dimostrando notevoli doti come dire… ‘canore’.
Lui parla spagnolo benissimo, che invidia.
La mia Maledizione di Montenzuma si è apparentemente placata, ma mi sento uno straccio. Sono debole, provata e stanchissima. Dovevamo arrivare in Italia passata l'ora di cena, ma ho paura che prima delle due del mattino non saremo a casa.
Arriveremo mai almeno a Madrid?!