domenica 24 giugno 2018

# Frammenti Videoludici # La Stanza degli Ospiti

Zelda Breath of the Wild


Bentrovati, cari Naviganti! Sono orgogliosa di ospitare nuovamente sul mio blog un'altra fantastica recensione di Hyunkel76, ovvero mio marito, tutta dedicata a Zelda Breath of the Wild.
Andiamo a sentire cosa ci racconta!


Mi ricordo ancora, nell'ormai lontano 1992, quando diventai fiero possessore del Super Nintendo, al secolo Super Famicon, come veniva chiamato in Giappone. Il me 16enne di allora era entusiasta sia di giocare a Super Mario Kart, Street Fighter 2 e F-Zero. Da allora, nonostante Nintendo sia sempre rimasta fedele al suo spirito, sfornando quindi titoli first party di prima qualità, misi "in pausa" l'acquisto delle successive console della grande N e passai alla Playstation che affiancavo al Dreamcast (ahimè sappiamo tutti la fine che ha fatto -.-). L'unico peccato da me commesso durante la mia gioventù videoludica fu quello di ignorare completamente la saga di Zelda. All'epoca non ero particolarmente interessato ai giochi in singolo; si giocava spesso con gli amici e quindi ho sempre preferito i titoli in multiplayer. Ora però sono un felice neo possessore di Nintendo Switch, e ho deciso che almeno uno Zelda nella mia vita dovevo giocarlo.

Zelda Breath of the Wild si presenta con la sua classica ambientazione. Siamo nel mondo di Hyrule, un regno immaginario creato dal talentuoso Shigeru Miyamoto nel lontano 1986 per fare da sfondo al primo titolo della saga The Legend of ZeldaMolte delle passate avventure di Link (protagonista della saga insieme alla Principessa Zelda) si svolgono anch'esse proprio nel regno di Hyrule. Il Regno è popolato da diverse razze, si va dai massicci Goron, agli acquatici Zora, ai piumati Rito finendo con i Gerudo, abitanti del deserto. Ovviamente ci sono anche gli umani come Zelda e Link ad esempio (almeno nell'aspetto): gli Hylia. L'ecosistema di Hyrule è vastissimo e passeremo dalle pianure agli altopiani innevati, attraverseremo boschi e paludi, fino alle pendici di vulcani o nel più sconfinato dei deserti. Nel nostro peregrinare visiteremo villaggi e avamposti, ma passeremo la maggior parte del tempo immersi nella natura alla ricerca di un modo per sconfiggere l'odiato nemico Ganon. Molti degli scorci di Zelda sono davvero ispirati e il viaggio attraverso Hyrule ci porterà spesso a scalare un rupe o una torre anche solo per vedere cosa abbiamo attorno a noi.



LA TRAMA SENZA SPOILER

La storia inizia con il nostro eroe Link che si sveglia all'interno di un sacrario dopo un sonno durato 100 anni. Il malcapitato si ritrova senza alcuna memoria del passato, ma per fortuna la vocina di Zelda nella sua testa gli dà un paio di dritte su come affrontare la primissima parte del gioco. Durante l'ultima battaglia di 100 anni prima, Ganon s'impossessò dei Guardiani e dei Colossi Sacri, macchine eredità di un lontano passato che gli abitanti di Hyrule intendevano utilizzare proprio per sconfiggere Ganon nel caso si fosse risvegliato, e i nostri eroi vennero sconfitti. Ora la memoria degli eroi dei Goron, Geruda, Zora e Rito, al comando dei Colossi Sacri, resta solo un ricordo. E' invece ben più tangibile la presenza dei Colossi Sacri che da 100 anni, contaminati dal potere di Ganon, creano cataclismi ai 4 angoli di Hyrule. Ben presto capiamo che, prima della sconfitta definitiva, la principessa Zelda ha sigillato col suo potere Ganon. La lotta fra i due continua tutt'ora all'interno del castello di Hyrule dal quale nessuno dei due può uscire. Il nostro compito sarà quindi quello di liberare i 4 Colossi dall'influenza di Ganon, tentare di recuperare i nostri ricordi, salvare Zelda e porre fine alla minaccia di Ganon.



IN GAME 

Zelda BotW si presenta come un'avventura open world diversa dai precedenti capitoli.
Il nostro link può muoversi liberamente all'interno dell'area di gioco menando fendenti a destra e a manca, saltare, schivare, etc... tutto ciò che un action adventure permette. Potrà spostarsi a piedi, a cavallo, una volta ammansito, e persino planare dalle cime più alte grazie a un rudimentale deltaplano, che otterremo nella primissima parte del gioco. Tutto si svolge in tempo reale e dato che il gioco non prevede alcun parametro da GDR (come forza, costituzione, etc...) le uniche variabili di combattimento dipendono dal numero di portacuori (la salute), portavigore (la stamina), dal nostro equipaggiamento e dalle nostre abilità nel comandare il personaggio. Scordatevi quindi l'avanzamento a livelli del classico action GDR.

La progressione del personaggio avviene soprattutto attraverso l'esplorazione dei sacrari. Questi sacrari altro non sono che prove alle quali sarete sottoposti e la loro tipologia varia; si va dall'enigma ambientale alle prove di forza che ci vedranno affrontare antichi guardiani. Una volta superata la prova di un sacrario, come premio riceveremo un emblema dell'eroe. Una volta che avremo ottenuto 4 emblemi potremo convertirli in un portacuore oppure in un portavigore. In questo modo Link potrà aumentare i suoi punti ferita o la sua resistenza, potendo arrampicarsi e nuotare più a lungo, parametro importantissimo in quanto, se dovesse esaurirsi durante una nuotata annegheremmo, o durante una planata/arrampicata precipiteremmo.



Durante l'esplorazione Link entrerà in possesso di armi, scudi e archi, ognuno dei quali avrà un suo specifico valore di attacco e difesa e sarà questo il modo in cui Link aumenterà la sua efficacia in combattimento. A prescindere da ciò che riuscirete a trovare, sarà la sola vostra abilità a portarvi in fondo all'avventura; anche un'arma potente non garantisce la vittoria se si affronta un combattimento in modo distratto.

Tutte le armi hanno un valore di resistenza (nascosto) e inesorabilmente dopo un certo numero di utilizzi si romperanno, quindi a differenza di altri giochi non è consigliabile infilarsi in ogni combattimento sprecando le armi più efficaci che abbiamo trovato. All'inizio del gioco può essere una buona pratica perché i mostri spesso avranno armi più efficaci delle nostre, ma col passare delle ore troveremo spade magiche potenti e rovinarne una contro un gruppo di squallidi Grublin solo per ottenere qualche freccia e armi di legno non varrà la pena. Il gioco non premia il farming senza senso dei mostri, anche perché non esiste (se non verso la fine) possibilità di comprare, a caro prezzo, armi. Ogni tipologia di arma permette a Link di combattere in modo diverso: con spada e scudo potremo schivare, parare e fare affondi, mentre ad esempio con una mazza a due mani saremo lenti, ma molto più dannosi, con le lance potremo fare affondi velocissimi da molto lontano tenendoci a distanza dal nostro nemico e via così. Le nostre difese si basano su 3 pezzi di armatura e opzionalmente scudo (considerata un'arma distruttibile). Nessun pezzo di armatura è soggetto a usura e non dobbiamo preoccuparci di perderla.

Troveremo diverse armature nel corso del gioco, sia contenute in scrigni oppure in vendita nei negozi disseminati per Hyrule. Tutti i pezzi di armatura fanno parte di un set (a parte alcuni elmi speciali); ottenendo tutti i componenti di un set in molti casi avremo accesso a un bonus: l'armatura Zora, ad esempio, ci permette di non consumare più vigore quando nuotiamo, una volta completata. A differenza delle armi, le armature possono essere migliorate da 4 Fate nascoste nella mappa di gioco (in Zelda dobbiamo scoprire proprio tutto tramite l'esplorazione). Più Fate sbloccheremo più saremo in grado di aumentare il potenziale difensivo delle nostre armature, in cambio di ingredienti sempre più pregiati con l'avanzare del livello dell'armatura.



Fedele compagna di Link sarà la tavoletta Sheikah, una specie di "tablet", grazie alla quale potremo accedere oltre che alla mappa, a diversi poteri che guadagneremo portando a termine alcune quest. Grazie ad essa potremo anche manipolare l'acqua in colonne di ghiaccio, spostare oggetti metallici in pieno Magneto style, lanciare bombe a detonazione remota e persino fermare nel tempo oggetti e nemici per qualche secondo. L'evoluzione di questo strumento è basilare per completare i vari enigmi ambientali presenti nei sacrari ed è spassosissimo da usare in combattimento. Sbattere forzieri di metallo addosso ai nemici, e vederli saltare in aria con le bombe remote è davvero gustoso.

Il crafting è un elemento onnipresente nel gioco e fondamentale, senza il quale sopravvivere agli scontri diventa proibitivo. Semplice nella meccanica, ma molto profondo, ci permette di creare pozioni e cibo unendo fino a 5 ingredienti ogniqualvolta abbiamo a disposizione un falò (nel quale possiamo solo cuocere i singoli ingredienti senza combinarli) o ancora meglio un pentolone (grazie al quale possiamo fare crafting avanzato creando manicaretti o pozioni). I prodotti che otterremo permetteranno a Link di guarire e/o ottenere buff di stato come silenziosità, resistenza alle temperature, aumento di attacco e difesa, etc... Senza scendere ulteriormente nei particolari sono davvero tantissime le cose che Link può fare e impadronirsi di tutte le tecniche a disposizione è gratificante e mai noioso.

Artisticamente parlando, Zelda è davvero meraviglioso. Hyrule non annoia mai e la vasta mappa a disposizione nasconde miriadi di location che sono davvero una gioia per gli occhi. Il cel-shading è usato in maniera impeccabile e dà la sensazione di trovarsi davvero all'interno di una fiaba coloratissima. Vedere un animale accorgersi dapprima della nostra presenza per poi fuggire vedendoci avvicinare, i fili d'erba che si muovono al vento, le condizioni meteorologiche che cambiano in maniera dinamica e credibile, le fiamme che divampano fra le sterpaglie... tutto è realizzato davvero al meglio di ciò che l'hardware limitato della Switch (paragonata a PS4, Xbox, e PC) può fare. Creature e mostri sono davvero ispirati e le loro movenze caratteristiche per ogni tipologia (alcuni mostri vi faranno ridere, mentre altri vi sembreranno ben più che minacciosi). Tutto è accompagnato da una colonna sonora sublime ed elegante che fa da ciliegina su di una torta già ghiottissima.



Di certo l'hardware della nostra console ibrida è stato spremuto all'inverosimile.
Trattandosi di un titolo Nintendo non ci si poteva aspettare di meno, ma nonostante la loro bravura ogni tanto qualche incertezza BotW la dimostra durante alcune sequenze con parecchi mostri o durante condizioni meteo particolarmente pesanti. A proposito, il meteo influisce sulla giocabilità: quando piove, ad esempio, le pareti di roccia saranno scivolose e sarà quindi molto più difficoltoso arrampicarsi. Durante i temporali, ci sarà la possibilità di venir colpiti da un fulmine, nel caso abbiamo equipaggiato armi metalliche.

Non sempre il frame rate risulta stabile, ma è un compromesso accettabile laddove queste situazioni restino la rarità e non la regola. I caricamenti sono un po' lunghi quando ci si teletrasporta da una zona all'altra (una volta scoperti sacrari e torri Sheikah potremo usarli come punti di viaggio rapido sulla mappa); cosa fastidiosetta soprattutto quando si entra ed esce da un sacrario (quasi 1 minuto per entrare e altrettanto per uscire), per fortuna finché rimaniamo nella mappa open world di Hyrule non vedremo alcun caricamento, tranne rari casi in cui incapperemo in una cut-scene. 

Padroneggiare Link con i Joy-Con non è però fra le esperienze più esaltanti, data la natura action e la precisione che richiede il combattimento, ma con un po' d'abitudine si può superare lo scoglio. Se invece siete fra i fortunati possessori di un Pro-Controller, o di un adattatore di terze parti per joypad PS4/Xbox, allora non prendete in considerazione il problema. Ciò che più colpisce è la quasi totale assenza di bug che ho riscontrato durante il gioco (è vero che il 100% non esiste, ma durante la mia run non ne ho riscontrati).



Se si può imputare un difetto vero a BotW è che ad oggi sono usciti 2 DLC che nulla di davvero interessante aggiungono al gioco base, ed è un peccato. Si tratta di sfide aggiuntive di livello molto elevato e un approfondimento della storia dei 4 eroi al comando dei Colossi che francamente, a mio avviso, meritavano ben più che qualche cut-scene e qualche quest aggiuntiva. Entrambi i DLC comunque sono tecnicamente allo stesso livello del gioco base e offrono diverse ore di divertimento in più. Di certo molti che si avvicineranno a Zelda la prima volta faranno fatica a mandare giù il fatto che il nostro eroe resti muto durante le cut-scene, e più di una volta rimarranno straniti davanti a personaggi che parlano con lui senza che Link proferisca verbo, ma vi piaccia o no questo è lo stile Nintendo. O si ama o si odia.

Tirando le somme BotW è un gioco immenso, dalle qualità innegabili e per ora il capolavoro assoluto prodotto da Nintendo, un must have per ogni possessore di Switch. Mi azzardo a dire che la sua intrinseca qualità è qualcosa di sconosciuto anche ai più talentuosi team di sviluppo occidentali, e non a caso BotW è stato nominato gioco dell'anno. 

Ora vi lascio: mi aspetta una cavalcata per le pianure di Hyrule. Anche se il gioco è finito la voglia di tornare a visitare questo magico mondo non mi ha ancora abbandonato!

                                                                                                                                                 Hyunkel76

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