Oggi è venerdì 13. Ho appena svuotato una cantina e sono a pezzi, ma felice. Perché? Beh, perché oggi inizia ufficialmente la mia collaborazione con la rivista online Nerdface.it e la mia recensione di The Awesome Adventure of Captain Spirit è appena stata pubblicata! Potete leggerla qua, ma anche sul bellissimo Nerdface.it al link che trovate qua sotto:
Questo piccolo gioiellino dei palindromi Dontnod Entertainment, team di sviluppo parigino, padre del capolavoro Life is Strange è un preludio, un prologo.
Questa chicca, rilasciata gratuitamente al pubblico il 25 Giugno per PC, PlayStation 4 e Xbox One, è l'incipit dell'attesissimo Life is Strange 2.
Un piccolo spin-off apparentemente scollegato dalle vite di Maxine, Chloe e Rachel, così come è scollegato (sempre apparentemente) anche da Arcadia Bay, visto che si svolge a Beaver Creek, in Oregon. La storia è ambientata nel 2017, tre anni dopo gli eventi di Life Is Strange, quindi ben sei anni dopo gli eventi che hanno visto protagonista Chloe in Before The Storm.
Il team di Dontnod ci ha abituati a uno stile di gioco nel quale l'introspezione psicologica dei personaggi ha la priorità su qualunque altro aspetto ed è ciò che infatti ritroviamo anche in questo "racconto breve" che hanno voluto regalare ai fedeli fan della saga come la sottoscritta. In Captain Spirit facciamo la conoscenza di Chris Eriksen, un bimbetto di 9 anni che vive col padre.
LA TRAMA SENZA SPOILER
Chris è in camera sua. E' sabato mattina e sta disegnando e giocando alla sua scrivania. Fuori, una spessa coltre di neve ha ricoperto la strada e la vegetazione attorno alla modesta casetta di legno che suo padre Charles è riuscito a permettersi dopo la morte della moglie Emily in un terribile incidente d'auto, accaduto tre anni prima.
Incidente che ha ovviamente stravolto le loro vite perfette, portando Charles quasi sul lastrico, distruggendolo psicologicamente e lasciandolo solo con un bambino piccolo da crescere.
Chris è un bimbo con una fervida immaginazione che cerca di esorcizzare tutto il dolore per la perdita della mamma, rifugiandosi nei suoi mondi immaginari fatti di supereroi, cattivoni da combattere e pianeti dal salvare. La mamma, illustratrice e fumettista, gli ha trasmesso la passione per l'arte del disegno e Chris si diletta spesso a disegnare il suo eroe preferito, ovvero se stesso, sotto forma dell'alter ego Captain Spirit, il supereroe più potente della Galassia.
Mentre Chris è intento a disegnare il costume di Captain Spirit, il padre, dalla cucina, lo chiama per fare colazione. Il bambino lo raggiunge e mentre consuma le uova strapazzate (che non saranno mai buone come quelle che faceva la mamma), il padre gli promette che più tardi andranno a comprare l'albero di Natale, ma non prima di aver visto la partita in TV. Charles, ex campione di basket, è ancora legato a questo sport e segue assiduamente le partite segnandosi in un taccuino punteggi e statistiche.
Non è solamente il trauma psicologico derivato dalla morte di Emily, lo scoglio da superare in questa famiglia, ma anche una brutta dipendenza dall'alcol che il padre di Chris ha sviluppato dopo l'incidente, che lo rende iracondo e a volte manesco nei confronti di molti, figlio compreso. Dopo essersi scolato una birra (a colazione!), Charles si porta davanti alla TV una bottiglia di whisky, chiedendo a Chris di svegliarlo nel caso in cui si addormentasse, così da poter andare a prendere l'albero insieme.
Già da questo incipit, si nota come suo padre sia un uomo distrutto. Combattuto fra l'amore per il figlio e la depressione che lo rende schiavo dell'alcol facendogli dire cose che in realtà non pensa o commettere azioni che in passato non avrebbe mai e poi mai fatto.
Così come si capisce anche che Chris è consapevole di come stia il padre e perché. Non lo incolpa di nulla e anzi, lo protegge e lo perdona anche quelle volte in cui alza il gomito, pur soffrendo moltissimo nel vederlo in quelle pietose condizioni.
Mentre il papà è intento a guardare la partita, Chris ha modo di sfruttare il tempo libero girovagando dentro e fuori casa alla ricerca di materiali utili a costruire l'armatura di Captain Spirit. Potremo scegliere tra elmo e maschera, tra armatura pesante e leggera, e anche se colorarlo oppure no.
E' proprio durante l'esplorazione della casa e del silenzioso giardino ricoperto di neve che dovremo completare le "missioni" che il gioco ci affiderà, come scoprire un tesoro, combattere contro un paio di cattivoni usciti dall'immaginazione di Chris, il pupazzo di neve e lo spaventoso scaldabagno, o sbloccare il cellulare di papà per poter battere il nostro record a un simpaticissimo videogioco.
Nel corso dell'esplorazione avremo modo anche di leggere alcuni documenti che ci racconteranno il passato di papà e mamma, di come si sono conosciuti all'università e poi sposati. Scopriremo dettagli sulla morte di Emily e avremo modo anche di incappare in alcuni riferimenti a Life is Strange.
Vorrei poter aggiungere ancora un paio di dettagli, ma poi rischierei lo spoiler, perciò preferisco fermarmi qua.
IN GAME
Captain Spirit ci porterà via più o meno due ore. E' bene sottolineare da subito, che le scelte che il giocatore compie avranno delle conseguenze in Life Is Strange 2.
Il gioco è stato sviluppato tramite l'Unreal Engine 4, mentre la meccanica è rimasta simile ai precedenti capitoli, quindi intuitiva e molto semplice da gestire.
Il team di sviluppo Dontnod ci ha abituati a opere di spessore e grande calibro. Già dai primi secondi di gioco, le emozioni si fanno sentire forti, spronate a uscire da una colonna sonora indi a dir poco straordinaria che avvolge noi e la casetta di Chris immersa in una candida coltre di neve che col suo silenzio ovatta il dolore e ferma il tempo. Ascoltatevi Death with Dignity, del cantautore Sufjan Stevens e provate a restare impassibili.
Spero davvero che Life is Strange 2 esca anche in versione retail special edition, con la colonna sonora inclusa, così come è successo per i primi due capitoli, perché merita sul serio.
L'attenzione per i dettagli è come sempre maniacale. La regia è curatissima e ispirata; alcune inquadrature sembrano quasi dei dipinti e richiamano alla mente le atmosfere dei precedenti capitoli. Le texture sono molto più definite, la fluidità delle animazione è ottima e l'illuminazione dona al tutto un alone di poesia. L'unico difetto, se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell'uovo, è l'animazione facciale, che non è mai stata particolarmente intensa.
I dialoghi sono a scelta multipla e con il tasto E (su PC) abbiamo modo di attivare i "super poteri" di Chris. Non sempre sarà la scelta giusta però (io una volta ho fatto un danno!), quindi fate attenzione!
Come sempre, i ragazzi della Dontnod, hanno inserito nel gioco qualche piccolo easter eggs, qualche riferimento o cameo, relativo non solo a Life is Strange, ma anche ad altre opere, come Star Wars. E' impossibile non pensarci quando vediamo Chris intento a usare la "Forza" per spostare gli oggetti.
Alcuni easter eggs però, a mio parere, non sono fini a se stessi, ma sono un indizio di quel che andremo a vedere in Life is Strange 2.
Le scene dove Chris usa i suoi "poteri" sono a tratti esilaranti e una in particolare (capirete da soli a quale mi riferisco) mi ha strappato una risata gonfia d'affetto per questo piccolo supereroe. Niente è lasciato al caso, nemmeno il nome dei cattivoni. L'etimologia del cattivissimo mega boss Mantroid, ad esempio, mi ha lasciata di sasso.
Il doppiaggio, ottimo in inglese, è sottotitolato piuttosto bene in italiano.
Concludendo, questo piccolo spin-off non sfigura minimamente se messo a paragone con Life is Strange o Before the Storm. E' un piccolo gioiellino, per altro gratuito, che il team Dontnod ci ha regalato con il cuore e fidatevi, si sente, perché Dontnod non si smentisce mai. Questo breve scorcio su prossimo lavoro del team parigino è in grado, in sole due ore, di tirare fuori il bimbo che vive dentro di noi, di farci provare la solitudine, la forza, l'amore e altre mille emozioni che ormai per loro sono diventate un marchio di fabbrica.
Giochi di questo spessore, così profondi, che toccano così tante tematiche diverse, attuali e intime, si contano sulle dita di una mano. Esistono, certo (con To The Moon ho letteralmente pianto), ma sono pochi, e Dontnod è una delle poche case di sviluppo che ha fatto delle emozioni più intense la sua firma. Che la direzione artistica di Life is Strange possieda una sensibilità particolare è ormai fuori discussione.
Il primo episodio di cinque di Life is Strange 2 arriverà il 27 settembre 2018 e personalmente non vedo l'ora di giocarci, perché sono certa che sarà un ennesimo capolavoro ad altissimi livelli emotivi.
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