Uxmal, Yucatan, Stati Uniti Messicani
21 Aprile 2007
Ore 10.13 AM
Dopo un'abbondante colazione in hotel, abbiamo abbandonato lo Stato di Campeche e la sua bellissima capitale, per dirigerci verso il sito archeologico di Uxmal a circa 160 chilometri da San Francisco de Campeche, entrando nello Stato dello Yucatan. Dopo quasi due ore di viaggio siamo giunti in questo magico luogo che abbiamo visitato nell'arco della mattinata, prima di una riposante sosta per il pranzo in un delizioso ristorantino e la ripresa del viaggio verso la nostra successiva tappa: Merida, alla quale dedicherò però un post a parte.
Uxmal è una città Maya fiorita fra il III e il X secolo, scoperta solo di recente poiché da secoli completamente ricoperta da una fittissima vegetazione. Al centro del sito si trova la grande Piramide dell’Indovino, un’immane montagna alta 39 metri fatta di pietre squadrate, incastrate le une nelle altre, dove risalendo sulla sua cima la vertigine non è solo spaziale, ma anche temporale.
Un altro edificio significativo è il Palazzo del Governatore, un monumento perfettamente conservato che misura 100 metri di lunghezza, decorato in modo magnifico con raffigurazioni della nascita del pianeta Venere. Ai piedi della scalinata principale vi è la Piattaforma dei Giaguari, sulla quale è collocato un altare cerimoniale che rappresenta due giaguari.
Non so se è merito del periodo estivo o meno, ma lo Yucatan è pieno zeppo di meravigliose farfalle. Migliaia di piccole e grandi meraviglie colorate che volano o riposano a terra sbattendo le ali lentamente, in un modo che mi ha ricordato quasi un cuore che batte. Bellissime bianche e nere, gialle e nere, completamente gialle o tutte bianche, poco impaurite dalla presenza dell'uomo e raccolte in gruppi numerosissimi.
Decine e decine, anzi centinaia anche le rondini, che fanno i loro nidi all'interno dei palazzi Maya. I cinguettii dei piccoli all'interno dei nidi ci hanno accompagnato per tutta la visita, mentre i loro genitori volteggiavano vigili sulle nostre teste, controllando i nostri movimenti.
Il posto non pullula solo di farfalle e rondini, ma anche di decine e decine di iguane appostate un po' dappertutto.
Uxmal si estende per circa un centinaio di ettari e dista da Merida un'ottantina di chilometri.
La ripidissima Piramide dell'Indovino è una sfida per chiunque, come me, soffra di vertigini. Devo dire che sono fiera di me stessa perché per ora, sono salita su ogni piramide possibile in barba alla mia fifa.
Accanto alla piramide vi è il Grande Monastero, detto Quadrilatero delle Monache che conta decine di stanze ed è circondato da mura particolarmente interessanti perché presentano una sorta di arco a falsa volta, tipico dell'architettura Maya. Si tratta del palazzo più maestoso dell'intero sito archeologico.
Anche qui è presente il campo per il gioco della Pelota, stupendi bassorilievi e notevoli decorazioni di pietra calcarea. Fanno parte del complesso anche la cosiddetta Casa delle Tartarughe, la Grande Piramide (alta 32 metri) e un altro edificio splendido, in gran parte ancora nascosto dalla vegetazione, detto La Colombaia.
La tartaruga ha un importante significato simbolico nella cosmogonia Maya, in quanto nutrice del Dio del mais, origine della vita. I Maya associavano inoltre la tartaruga al Dio della pioggia Chaac. [Wikipedia]
A proposito di Maya, in questo splendido sito abbiamo fatto la conoscenza di una loro piccola e deliziosa discendente. Guardate che faccino strappa baci :)
La mattinata è stata caldissima e non vedevamo tutti l'ora di transumare in un ristorante con l'aria condizionata!
Se vi capita di fare un salto nello Yucatan, non perdetevi il sito archeologico di Uxmal, perché è davvero una bellezza e tanto per cambiare è patrimonio Unesco. Il suo nome, nell'antica lingua Maya, significa "Ricostruita tre volte".
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