Ci piacciono le borsette, le scarpe e magari i fiori di
campo, i cuccioli o le riviste patinate, ma andiamo pazze anche per la
cancelleria, ad esempio. Ci sono donne, vedi me, che non riempirebbero
gli armadi di vestiti, bensì di gomme da cancellare profumate, matite
HB, pennarelli, evidenziatori Stabilo Boss, portapenne, graffette
colorate, quaderni, pantoni, agende (ohh le agende poi, quanto ci
piacciono!) e penne stilografiche -meravigliose quanto un unicorno-, ma
non sottovalutateci, ci piacciono anche i post-it, i Fabriano ruvidi A3,
e i libri. Se potessi riempire i miei armadi di libri, agende, penne
stilografiche e cuccioli di unicorno, beh sarei la donna più felice del
mondo.
Epperò
c’è una cosa davvero strana, in mezzo a tutte queste cose strane che ci
piacciono, una cosa che, secondo me, andrebbe sottoposta allo studio di
un’orda di psicodottori professionisti: le liste. Ecco, io non so quale
sia il motivo misterioso e recondito che sta dietro il piacere che
proviamo noi donne quando compiliamo una lista, eppure un motivo ci deve
essere.
Sì lo so, probabilmente è colpa della nostra psicomania di avere tutto sotto controllo. Come siete noiosi.
Questa
idea dei post sottoforma di lista non è mia, ma scopiazzata dal blog di
un’amica, La Folle, che a sua volta ha copiato da Mareva e Misantrophia
e che a loro volta hanno copiato da Nadia, la quale possiede un libro
chiamato Listography. E un libro che si chiama Listography non può che
risvegliare in noi donne sordidi desideri listografici a luci rosse. Ci
vediamo già lì, a testa china, tutte prese a compilare chilometri di
liste di ogni tipo, magari su un’agenda bellissima, usando una penna
stilografica bella come il cucciolo di un unicorno.
In
sostanza funziona così: circa una volta a settimana (non ci riuscirò
mai a rispettare i tempi, ve lo dico fin da ora) si ruba una lista da
questo libro e la si compila, postandola poi sul blog. E’ un modo carino
per farsi conoscere meglio dai propri lettori e per soddisfare al
contempo questo strano vizio di noi strane donne.
Ma veniamo alla parte divertente : )
L'argomento della prima lista è Firsts. La prima volta.
1. First car
1. First car
Mai
posseduta un’auto. Stavo per comprarne una un giorno, ma poi qualcuno
lassù che evidentemente è più saggio di me e mi vuole bene, ha fatto in
modo che la cosa non andasse in porto. Soffrendo io della Sindrome di
Jessica Fletcher – non c’è bisogno di toccarvi le palle in questo modo,
suvvia – preferisco girare su due ruote anche se posseggo la patente B,
quindi dalla bici modello maschiaccio che avevo da ragazzina sono
passata allo scooter modello maschiaccio che guido tutt’ora. Un
fantasmagorico F10 senza parabro.
2. First kiss
Il
primo bacio… non si scorda mai. Avevo 12 anni, lui 13 e frequentavamo
le stesse medie. Mi piaceva da morire perché era un figo da paura. Moro,
occhi azzurri era la copia spiccicata di Kirk Cameron in Genitori in
Blue Jeans, ve lo ricordate? E’ stato il mio primo grande amore a senso
unico ^^’, durato la bellezza di dieci anni - lo so, sono testarda,
speravo fosse amore e invece era un calesse - e oggi è un mio carissimo
amico, con ancora la fila di donne fuori dalla porta. Ci vogliamo molto
bene e ci siamo sempre l'uno per l’altra. Avrei almeno un paio di aneddoti
da raccontare (diciamo pure figure di merda), ma eviterò per non
ammorbarvi gli zebedei.
3. First drug
Qualche
tiro a una sigaretta "truccata" quando ero ragazzina, una sola volta. Risultato?
Tachicardia a mille e semi attacco di panico così ho detto che no, non
è roba per me. Preferisco impasticcarmi con le Galatine al latte o le
Zigulì.
4. First religion
Sono
stata battezzata e ho fatto comunione e cresima, poi per fortuna ho
acquisito la capacità di intendere e di volere e mi sono disintossicata.
Sono vicina al pensiero shintoista, ma preferisco definirmi agnostica.
Credo però in Quelo perché c'è grossa crisi.
5. First best friend
5. First best friend
Marzia.
E’ stata la prima compagna delle elementari che mi ha rivolto la parola
e viceversa, il primo giorno di scuola. Incazzata come un drago e a
braccia conserte perché non ci volevo andare, seduta sul pulmino, mi si è
avvicinata e in una nuvola di boccoli dorati, occhi grandi e azzurri
come il mare e un sorriso a 452 denti bianchissimi, mi ha detto: “Ciao, io mi chiamo Marzia, e tu?”
Il mio caratterino di merda era evidente già a 6 anni e senza nemmeno guardarla in faccia le ho risposto: “Chiedilo a mio padre!”
Da lì siamo diventate amiche per la pelle, due amiche inseparabili.
Marzia
se ne è andata a settembre dell’anno scorso per una terribile malattia e
dopo che il mio cuore si è spezzato, la mia anima non riesce a farsene
una ragione.
6. First telephone
Un
Motorola 8700 col display verde fosfo che giuro,
se funzionasse ancora lo userei. Faceva troppo agente dell’FBI, quando
per rispondere aprivi il flip col mignolo e alzavi l’antenna coi denti.
7. First book
Questa è difficile. Si va troppo indietro nel tempo, ma credo un libro di filastrocche che ho scovato da poco in cantina stampato nel 1968 e che mi ha provocato un deja vù violentissimo. Alcune di quelle belle filastrocche erano corredate dalle illustrazioni di Maria Luisa Gioia a dir poco inquietanti. Tutt’ora quando lo sfoglio, provo un leggero senso di disagio, eppure ci sono molto legata.
7. First book
Questa è difficile. Si va troppo indietro nel tempo, ma credo un libro di filastrocche che ho scovato da poco in cantina stampato nel 1968 e che mi ha provocato un deja vù violentissimo. Alcune di quelle belle filastrocche erano corredate dalle illustrazioni di Maria Luisa Gioia a dir poco inquietanti. Tutt’ora quando lo sfoglio, provo un leggero senso di disagio, eppure ci sono molto legata.
E' uno spasso leggere il tuo listography, sono contenta che hai deciso di partecipare :) l'amicizia con il tipo che ti piaceva deve essere bellissima, io ho provato qualcosa del genere per un mio carissimo amico che mi piaceva e, anche se non mi ricambiava come volevo io, è stato bellissimo. Peccato sia durato poco.
RispondiEliminaMi dispiace tanto per Marzia, deve essere terribile vedere la tua migliore amica che se ne va, per di più soffrendo.
Grazie Folle! Lieta che i miei post ti piacciano :) Io adoro i tuoi! Grazie anche per Marzia. Non ci sentivamo da una vita, ma comunque non riesco ancora a concepire il fatto che non ci sia più...
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