mercoledì 19 marzo 2014

# Una stanza senza libri è come un corpo senza Anima.

Le avventure di Sherlock Holmes


Ho appena terminato la lettura di questo terzo libro di Doyle sul grande investigatore londinese, il quale tratta dodici storie diverse, raccontate, come sempre, dalla penna del fedele amico Dott. Watson che, malgrado non abiti più con Holmes (no, non vi spiegherò il perché, dovrete scoprilo da soli!), continua a collaborare con lui e a stazionare spesso al 221B di Baker Street.

Ecco un brevissimo incipit, rigorosamente senza spoiler, di tutti e dodici i racconti, con sotto ognuno di essi un mio personale parere e un voto:

  • Uno scandalo in Boemia (A Scandal in Bohemia)
In questo primo racconto, facciamo la conoscenza dell’unica donna importante della vita di Sherlock Holmes, Irene Adler, e scopriamo anche perché Irene ha un così forte ascendente sul brillante detective. Il principe ereditario di Boemia si presenta in incognito a Londra per affidare a Holmes il compito di recuperare delle foto compromettenti che lo ritraggono con Irene Adler, donna di spettacolo e avventuriera che desidera renderle pubbliche per impedirne il matrimonio.

Giudizio: Semplicemente splendido. Un racconto fra i più belli di Doyle e uno dei personaggi letterari femminili più famosi dell’epoca, pregno di fascino e bellezza. Voto: 10

  • La Lega dei Capelli Rossi (The Adventure of the Red-Headed League)
La storia vede Sherlock Holmes e il dottor Watson alle prese con il caso di Jabez Wilson, proprietario di un piccolo negozio di pegni. Wilson viene a conoscenza che la Lega dei Capelli Rossi è in cerca di un nuovo membro. Andando alla selezione viene scelto tra numerosi concorrenti, tutti caratterizzati da una chioma rosso acceso. Il suo compito, ben pagato, consiste nel rimanere all'interno dell'edificio per tutto il mattino, ricopiando l'enciclopedia britannica. Un giorno però Wilson trova chiuso l’ufficio, con un cartello che dichiara: "La lega dei capelli rossi è sciolta". Il compito di Sherlock è quello di aiutare Jabez a capire cosa sia successo e di cosa si occupi veramente la Lega.

Giudizio: Davvero molto divertente. Decisamente originale il pretesto di Doyle per arrivare al cuore di una trama molto meno complicata del previsto. Voto: 8

  • Un caso di identità (A Case of Identity)
La giovane ereditiera Mary Sutherland si presenta da Holmes, alla presenza del dottor Watson, pregandolo di ritrovare il suo promesso sposo Hosmer Angel, scomparso mentre si recavano in chiesa a sposarsi.

Giudizio: Bellino, anche se a tratti poco credibile. Voto: 6

  • Il mistero di Boscombe Valley (The Boscombe Valley Mystery)
Holmes questa volta è alle prese con un caso assai difficile: un vecchio proprietario terriero, il signor McCarthy, tornato da molti anni dall'Australia, viene assassinato in riva a un laghetto. La figlia del più grande proprietario terriero della zona, il signor Turner, implora Holmes e Watson di provare l'innocenza del figlio di McCarthy, unico sospettato, che è per lei come un fratello.

Giudizio: Molto bello, sarebbe da vedere l'esistente trasposizione cinematografica. Voto: 9
 
  • I cinque semi d'arancio (The Five Orange Pips)
Il giovane John Openshaw chiede l’aiuto di Holmes: suo zio Elias è rientrato dagli Stati Uniti alla fine della Guerra di secessione americana, in disaccordo con l’abolizione della schiavitù. Un giorno riceve una misteriosa busta contenente cinque semi d’arancio e le lettere K.K.K. in inchiostro rosso. Dopo avere bruciato in fretta alcuni documenti, viene trovato morto per cause apparentemente naturali. Il padre di Openshaw, che ha ereditato dal fratello, riceve a sua volta una missiva con semi d’arancio, e la richiesta di documenti in suo possesso, dei quali ignora l’esistenza. Anche lui viene ritrovato morto, e una terza lettera giunge proprio al giovane. Questo convincerà John a rivolgersi a Sherlock in cerca di aiuto.

Giudizio: Davvero molto bello anche questo. Stessa cosa del precedente: anche qua una bella versione cinematografica ci starebbe proprio bene. Voto: 9

  • L'uomo dal labbro spaccato (noto anche come L'uomo dal labbro storto) (The Man with the Twisted Lip)
Holmes è alle prese con un nuovo caso: Neville St. Clair, onesto e benestante cittadino, si reca una mattina nella City per affari. La moglie, mentre passeggia, lo vede a una finestra di un locale con un'espressione agghiacciante sul viso. Sale così nell’edificio, ma non trova nessuno tranne  l’indiano proprietario e un barbone. La donna decide quindi di interpellare sia la polizia che Holmes.

Giudizio: Carino, poco credibile a tratti, ma carino. Voto: 6

  • L'avventura del carbonchio azzurro (The Adventure of the Blue Carbuncle)
Il postino Peterson vede un uomo con un'oca litigare con dei teppisti e rompere, per sbaglio, una vetrina. Peterson con il suo arrivo mette in fuga l'uomo che lascia il cappello e l'oca a terra. All'interno di quest'ultima viene ritrovato il carbonchio azzurro, una pietra di grande valore, il che rende il caso molto più interessante per Holmes. Quella stessa pietra apparteneva alla contessa di Morcar, ed era stata rubata qualche giorno prima. 

Giudizio: Bello. Avventura alla Arsenio Lupin, davvero niente male. Voto: 8

  • L'avventura della fascia maculata (The Adventure of the Speckled Band)
Helen Stoner contatta Sherlock Holmes per via della morte sospetta della sorella Julia, che avrebbe dovuto sposarsi a breve e di conseguenza ricevere annualmente una somma di 250 sterline proveniente dal fondo della defunta madre, che nel frattempo viene gestito dal patrigno di Helen e Julia, il dottor Grimesby Roylott.

Giudizio: Insomma… questo è l’unico racconto del libro che ho ritenuto veramente troppo macchinoso e machiavellico, oltre che davvero poco credibile. Voto: 5

  • L'avventura del pollice dell'ingegnere (The Adventure of the Engineer's Thumb)
Arriva nello studio medico del dottor Watson un uomo appena giunto alla stazione ferroviaria, che ha bisogno delle sue prestazioni: il pollice gli è stato mozzato di netto. Watson lo accompagna a casa dell’amico Holmes dove racconta la sua misteriosa storia.

Giudizio: Molto carino, trama più semplice del previsto, ma carino. Voto: 7

  • L'avventura del nobile scapolo (The Adventure of the Noble Bachelor)
Lord St.Simon scrive a Holmes per chiedere il suo aiuto. La sua sposa, l’ereditiera americana Hatty Doran, è scomparsa il giorno stesso delle nozze, durante il banchetto nella casa londinese del padre.

Giudizio: Molto bello, mi è piaciuto parecchio. Voto: 8

  • L'avventura del diadema di berilli (The Adventure of the Beryl Coronet)
Un uomo reso quasi folle dalla disperazione suona a casa Holmes. È il banchiere Holder, che ha ricevuto in pegno di un prestito di 50 mila sterline un diadema di berilli dichiarato patrimonio nazionale. Temendo furti nella cassaforte dell’ufficio, la porta con sé a casa per sorvegliarlo di persona. Durante la notte scopre il figlio spiantato Arthur, che frequenta amicizie poco raccomandabili, mentre manipola il diadema; chiama la polizia e lo fa arrestare, ma non c’è traccia dei tre berilli mancanti.

Giudizio: Molto carino, non particolarmente complesso come sembra, ma gradevole. Voto:

  • L'avventura dei Faggi Rossi (The Adventure of the Copper Beeches)
Miss Hunter va a chiedere consiglio da Holmes. È stata assunta come istitutrice e domestica, per un compenso enorme, dal signor Rucastle, il quale le pone come condizione che si tagli i capelli, che indossi un vestito blu qualche volta, che sia sieda su una determinata sedia e altre stranezze varie. Il detective le sconsiglia il lavoro, ma lei ormai è convinta e accetta. Holmes le chiede allora di chiamarlo immediatamente in caso di bisogno. Due settimane dopo, la ragazza contatta con un telegramma il detective, così Holmes e Watson accorrono alla tenuta Faggi Rossi. Nella casa c’è un mistero da svelare e in fretta.

Giudizio: Davvero notevole (profumato addirittura con una leggera nota d'horror) ma, secondo il mio giudizio, Doyle avrebbe dovuto portare la trama leggermente più avanti rispetto a dove, invece, ha deciso di fermarsi. Voto: 8


Buona lettura a tutti e ricordate: 
 Una stanza senza libri è come un corpo senz’anima.

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