venerdì 15 dicembre 2017

Namasté - La mia bimba va alle medie!

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Bentrovati cari Naviganti,
quest'oggi torno a parlare di Namasté, l'Associazione Onlus che ha permesso a me e a mio marito di adottare a distanza la nostra meravigliosa bambina.
Per comodità, visto che per questioni di privacy preferisco non usare il suo vero nome, la chiamerò da ora in avanti come la chiamano amorevolmente in famiglia, ovvero MynaSi tratta di un piccolo uccellino della famiglia degli storni, nero/nocciola, dal becco giallo, monogamo e parecchio chiacchierone e socievole, numerosissimo in India e in particolare in Kerala. :)
A chi si fosse "messo in ascolto" solo ora, consiglio di fare un clic qua, qua e qua.
Spesso mi arrivano aggiornamenti sullo stato di salute e sulla vita di Myna e l'ultimo aggiornamento bello corposo è stato circa tre mesi fa (successivamente ho avuto altre notizie, ma più brevi).
Purtroppo la mia bimba soffre di asma, che peggiora nel periodo dei monsoni, ovvero il periodo "freddo", quando ci sono 30 gradi invece dei soliti 35/40 dei mesi più caldi.
Per fortuna è seguita molto bene e prende costantemente le sue medicine.
Per quanto riguarda la scuola, beh... mi sta dando grandissime soddisfazioni!

Nel secondo trimestre aveva tutti voti ottimi e agli esami finali addirittura eccellenti! Vedremo come se la caverà alle medie, che ha iniziato da giugno. Ora dovrà studiare due nuove materie: Hindi e Studi Sociali (una materia complessa, che comprende storia, geografia, educazione civica, economia e anche un po’ di politica). Si sta comunque ambientando bene, la sua impressione su compagni e insegnanti per il momento è ottima. La scuola è un po' lontana, così deve prendere lo scuolabus, che purtroppo ha un costo non indifferente. Mangia a scuola, in compagnia delle sue amiche e poi, se non è di turno per le pulizie, esce a giocare.

Nel tempo libero gioca col fratello e i bimbi del vicinato, si prende cura delle galline e dei
piccioni; ama molto gli animali, specialmente gli uccelli. La domenica aiuta nelle pulizie di casa. 

L'Associazione Namasté, nella lettera di aggiornamento afferma che il giorno più bello della sua vita è stato quando ha ricevuto il vestito, le scarpe e gli orecchini dalla sua famiglia adottiva, ha detto all'operatrice sociale che era la prima volta nella sua vita che riceveva un regalo da qualcuno! 

I giorni più tristi invece sono quelli in cui la mamma e la nonna litigano, lei detesta sentire le voci alterate e s'impressiona. Ogni giorno prega per la guarigione del padre, se il papà stesse bene e potesse tornare a lavorare con regolarità, la situazione familiare migliorerebbe e non ci sarebbero più facce scure...
Il padre continua a lavorare come manovale quando la salute glielo permette, assume i farmaci di cui ha bisogno e si tiene controllato, per prevenire, se possibile, le crisi. Il nonno sta pian piano riprendendosi dai suoi problemi, ma ancora non è in buona salute. La nonna va a svolgere le 100 giornate di lavori "socialmente utili" che vengono assegnate dal Comune alle famiglie sotto la soglia di povertà. Il fratello, a scuola, è arrivato alla settima classe, l'ultimo anno delle medie, il cugino invece  sta continuando l'università. La mamma non lavora per prendersi cura del marito durante i periodi difficili, del nonno e della casa. Il padre in un mese riesce a guadagnare circa 6000 Rupie, che sono più o meno 80 Euro, ma non gli bastano per le sue spese mediche e quelle della famiglia. Il nonno ha la pensione di vecchiaia, 1000 Rupie, che non sono neppure 14 Euro, e la nonna ne guadagna circa 2400 (32 euro) svolgendo le 100 giornate per il Comune, ma i due anziani non riescono a contribuire alle spese della famiglia, dovendo utilizzare i pochi soldi per le loro necessità.

Il mio ex maestro delle elementari, che fa visita a Myna almeno un paio di volte l'anno, insieme all'Associazione Namasté, il giorno in cui è andato a trovarla l'ultima volta, mi ha scritto: 

"Oggi era il "Myna Day", il giorno in cui andiamo a far visita alla piccola che avete adottato. Come sempre è stato tutto carino. Myna è ancora più sorridente e tranquilla, meno timida, con il suo bel vestitino per l'occasione e il tuo ciondolo col cuoricino al collo. Era contentissima di vederci e vi saluta tanto. Le abbiamo dato i regali e raccontato la storia del peluche (una buffa scimmietta) che le hai regalato. Ci ha presentato la sua amica, che abita proprio di fronte e il suo meraviglioso gattino: me lo volevo portare via! C'era solo la mamma e la casa è sempre tutta in costruzione e sottosopra perché non hanno i soldi per continuare i lavori."


L'ultima donazione che io e mio marito abbiamo fatto alla famiglia di Myna, quindi, è servita a intonacare la stanza della bimba, che aveva i mattoni a vista. Piano piano aiuteremo lei e la sua famiglia a sistemare la piccola casetta. :)

Dopo questi aggiornamenti estivi, ci sono arrivate due lettere da Myna, corredate dai suoi  stupendi disegni tutti colorati. Eccoli qua:



Ho scritto qualche giorno fa a Namasté, perché si avvicina il Natale (che la famiglia di Myna non penso festeggi, visto che è induista) e il compleanno del fratello della piccola. Vogliamo quindi fare qualche bel regalo sia a lei che al resto della famiglia. Ho chiesto consiglio all'associazione, perché vorrei comprare qualcosa che possa servire o, quanto meno, essere di gradimento, soprattutto riguardo il regalo per il compleanno del fratello di Myna e così abbiamo fatto! 
A Myna abbiamo preso un armadio per la cameretta (al momento il suo "armadio" è un cavo che passa attraverso la stanza, dove lei appoggia i vestiti) e suo fratello ci ha chiesto un anello d'oro. Lo so, sembra una richiesta strana, ma in India è normale. I gioielli d'oro sono un grande investimento per tutta la famiglia, molto più che da noi. Non è per vanto, che ha fatto questa richiesta, ma per una reale necessità. Oltre all'anello, gli abbiamo preso qualche vestito nuovo. Ora attendiamo che Fabio e Claudine si rechino in India, (ormai non manca molto) e che ci mandino, come sempre, le foto e il resoconto della loro visita. 
Non vediamo l'ora!!!

venerdì 8 dicembre 2017

InterView: Helsinki - Tiziano

08 dicembre 0 Comments

Come diceva il buon Stephen King, a volte ritornano!

L'amico Tiziano è tornato per la terza volta in quel della Finlandia e, come al solito, non potevo esimermi dall'intervistarlo! Questa volta l'itinerario è stato un po' diverso e incentrato sulla zona dei laghi.

Quindi, cari i miei Naviganti, andiamo a leggere cos'ha da raccontarci. Gli scatti che vedete in questo post sono tutti opera sua.

Innanzitutto bentrovato! Sono contentissima di sapere che stai bene e che questo ennesimo viaggio è andato nel migliore dei modi! Partiamo dall'inizio. Con quali intenzioni, stavolta, hai deciso di visitare la Finlandia? Che obiettivi ti eri prefissato e quanti giorni hai dedicato all'impresa?


Ciao a tutti e ben ritrovati, 

spero come sempre che questa intervista sia utile a qualche amante della Finlandia.
La Finlandia è famosa per i laghi perciò mi son detto, mentre organizzavo il viaggio, 'sta cosa s'ha da fare. Avevo quindici giorni; il mio record di permanenza, per fare un bel giro attorno ai laghi, nel cuore della Finlandia.

Da quale luogo hai iniziato questo nuovo itinerario e quali sono state le tappe?


La prima città è stata Savonlinna per poi proseguire verso Koli, Kuopio, Jyväskylä e tornare per qualche giorno a Helsinki.

Immagino tu sia partito anche stavolta da solo. Hai ritrovato qualche faccia conosciuta, in loco?


Non so come hai fatto ad indovinare, sì sono partito da solo.
Facce conosciute no, i pochi che in precedenza ho conosciuto li ho incontrati a Helsinki, perciò in giro non ho incontrato nessuno, gli ultimi giorni, nella capitale, sì.
Anche se devo dire che quando sono lì mi sento talmente a mio agio che è come se li avessi già conosciuti tutti.



Ci racconti in poche righe, tappa per tappa i luoghi che hai visto? 

In pochissime parole, ho visto boschi e laghi.
Nella realtà ho molto apprezzato alcuni posti di ogni tappa.
A Savonlinna il castello, ma anche Punkaharju, l'ex comune verdissimo poco distante, ora facente parte di Savonlinna, (l'ho percorso per 6 chilometri a piedi) e la chiesa in legno più grande del mondo a Kerimäki.
A Koli ho visto il bellissimo panorama che si gode, ma anche e soprattutto la quiete di un cottage in riva al lago, scrivo cottage ma mökki è il termine corretto per indicare queste “case o casette” dove i finlandesi vanno nel fine settimana.
A Kuopio la vista dal Puijon Torni, la torre da dove si può godere il piacere di trovarsi fra due laghi. Ma anche la città stessa.
Jyväskylä è una città molto moderna, quello che mi auguro le varie città della Finlandia non diventino mai. È una città universitaria soprattutto, molti locali, belli, ma mi è sembrato che abbia perso le caratteristiche delle città finlandesi. Una cosa fra tutte è la mancanza, o meglio la trasformazione, del mercato in un triste supermercato. Per fortuna c'è il museo di Alvar Aalto.

Hai effettuato anche escursioni e visite guidate o ti sei sempre arrangiato da solo, magari con l'ausilio di una guida cartacea?

Molte escursioni, ma nessuna guidata. Guida cartacea? No, tutto digitale, soprattutto ora che non si paga il roaming.

Di tutti i posti visitati, questa volta, ma anche le precedenti, quale ti è rimasto particolarmente nel cuore e perché?


Kuninkaansaari, un'isola di fronte ad Helsinki. Dopo aver visitato la zona dei laghi, che trovo bellissima, ho sentito che comunque le città e le zone marine mi danno più respiro e mi ci sento più a mio agio.
Kuninkaansaari l'ho scoperta lo scorso anno, insieme a Vallisaari a cui è collegata. Era chiusa al pubblico, e lì c'è un angolo che non vi dirò :-) Lo porto sempre nel cuore e nella mente per la pace che ci trovo.



Hai avuto modo di assaggiare qualche nuova specialità? La cucina della zona dei laghi, è diversa da quella di Helsinki, più a sud?

Ho mangiato il Kalakukko nella patria di questo cibo, Kuopio. L'avevo provato a Helsinki ma non mi era piaciuto molto, questo era più buono, ma rimango del parere che è un ottimo cibo invernale, non proprio adatto per agosto.
Per il resto, come sempre, ho mangiato solo ed esclusivamente cibo finlandese dalla carne al pesce, con una predilezione per quest'ultimo. Il cibo è appunto diverso, meno pesce e salmone rispetto a Helsinki e più carne.


Il periodo migliore per godere del Sole di Mezzanotte, in quella zona, è fine giugno-inizio luglio, ma anche in agosto, il cielo di notte non è completamente buio. Hai assistito a questo affascinante fenomeno?

Sì per mia fortuna, anche se per puro caso. Quando ho soggiornato al mökki, una notte mi sono risvegliato alle quattro del mattino, ho guardato fuori e ho visto una luce diffusa, come fosse l'alba. Ho iniziato a chiedermi se il sole stesse per sorgere, invece no. La luce veniva da nord, niente alba. Mi sono chiesto se da quella parte ci fosse una città che emanasse quel chiarore, così sono andato su Google Maps e no, nessuna città da quella parte. Ho capito per una volta l'utilità del non dormire. Uno spettacolo unico!

Dove hai alloggiato questa volta e come ti sei trovato?

Tranne a Helsinki, dove sono stato nel solito appartamento, e a Koli nel mökki, sono stato sempre in albergo.
Gli alberghi sono confortevoli e costosi, ma spesso un quattro stelle finlandese non è paragonabile a uno italiano. Lo sapevo già, ma ora l'ho sperimentato. In Finlandia gli alberghi sono soprattutto per soggiorni d'affari, perciò essenziali.


“Questa è la vera essenza della Finlandia”



Che consigli ti sentiresti di dare a chi decidesse di intraprendere un viaggio simile al tuo, quindi itinerante e nella zona dei laghi?

Soprattutto soggiornare in un mökki.
Alcuni finlandesi incontrati ad Helsinki sono rimasti estasiati quando hanno saputo che io, un italiano, ho fatto la sauna in un mökki sul lago. Il commento è stato: “Questa è la vera essenza della Finlandia”.

Ho la sensazione che questa tua terza visita in quel della Finlandia non sarà l'ultima. La prima è stata a Helsinki, la seconda nei dintorni e sulle isole dell'arcipelago e la terza più a nord, nella zona dei laghi. Dove sarà la quarta?

Probabilmente al freddo... ma te lo dirò fra un mese :-)

Riguardo agli spostamenti, come ti sei organizzato?

Ho usato solo treni e bus. È semplice muoversi con questi mezzi. Se possibile, è bene usare più gli autobus perché si immergono meglio nella natura e nei paesi di questa terra.

Cosa ti sei portato in Italia questa volta?


La voglia di tornare vale?
Una penna fatta con legno di betulla. E ogni giorno che la uso è come sentirsi un po' lì.

Nota dell'autore: Confermo, ce l'ho anche io :)

Ci racconti il solito aneddoto accaduto laggiù, ma legato a questo viaggio?

Sentirsi in un film di Kaurismaki: al pub vicino l'appartamento, un sabato sera, incontro e faccio conoscenza di alcuni ragazzi; beviamo qualcosa, poi dicono andiamo in un altro locale, giro di mezz'ora in taxi e arriviamo in un locale dove c'è il karaoke.
Ti assicuro che sia il viaggio in taxi nella notte, che il karaoke con gente fra i 15 e gli 80 anni, mi ha fatto proprio sentire parte di un film del regista finlandese.
A me non piace il karaoke, ma se c'è una cosa che davvero ho apprezzato dei finnici è che tutti quelli che cantavano non venivano in alcun modo criticati o valutati per le loro performance, a volte davvero dubbie :-)

Rieccoci al momento Marzullo. Fatti una domanda, chiaramente sulla Finlandia, e datti una risposta!

Domanda: I finlandesi sono riservati e spesso è difficile entrarci in confidenza, non ti dà fastidio questo modo di fare?
Risposta: Non sono una persona troppo espansiva e di facili chiacchiere e a volte ciò può essere pesante.


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