Non è possibile sottovalutare il contributo di Treasure Island all'immaginario collettivo. A causa di questo romanzo i pirati furono in seguito costantemente associati a mappe del tesoro (in cui il tesoro è segnato con una "X"), isole tropicali, stampelle o pappagalli portati sulla spalla. La stessa espressione "Isola del Tesoro" è entrata nel linguaggio comune e viene usata anche senza un riferimento consapevole all'opera di Stevenson.
La
voce narrante del romanzo, ovvero il protagonista, è tale James (Jim)
Hawkins, un quattordicenne che vive e lavora con sua madre e suo padre,
molto malato, nella locanda "Ammiraglio Benbow", affacciata sul mare in un villaggio vicino Bristol, Black Hill Cove.
Un
vecchio filibistiere ubriacone di nome Billy Bones si presenta un
giorno alla porta della locanda, trascinandosi dietro un misterioso
baule rovinato dal tempo e dalla salsedine, la cui chiave penzola attaccata al suo collo.
Il marinario, scorbutico e puzzolente, si ferma in pianta stabile alla
locanda pagando però solo per la prima settimana e ben presto Jim capisce che quest'uomo sempre perennemente
alticcio e cagionevole di salute data l'età, ha il timore di essere
stato seguito da un altro marinaio minaccioso e pericoloso con una gamba
sola.
Poco dopo un ex compagno di pirateria di Billy si presenta alla locanda chiedendo sue notizie e fra i due scoppia un violento alterco. A seguire anche un misterioso cieco compare alla taverna, consegnando a Billy Bones la Macchia Nera, un presagio di morte.
Poco dopo un ex compagno di pirateria di Billy si presenta alla locanda chiedendo sue notizie e fra i due scoppia un violento alterco. A seguire anche un misterioso cieco compare alla taverna, consegnando a Billy Bones la Macchia Nera, un presagio di morte.
Jim
affascinato da tutta questa storia, ma al contempo anche impaurito,
studia (e serve) il lupo di mare fino alla sua improvvisa dipartita
causata da un infarto, avvenuta poco dopo quella di suo padre. Prima di
morire però, il marinaio confessa a Jim, che si sta prendendo cura di
lui, di essere stato un pirata al seguito del famigerato Capitano Flint e
che i suoi vecchi compagni lo stanno cercando per impossessarsi del
segreto che potrebbe condurli all'Isola del Tesoro.
Quando
il filibustiere esala l'ultimo respiro, Jim e la madre decidono di
aprire il baule per scoprire finalmente cosa contiene. La cassa è piena
di dobloni e i due decidono di prendere solo la parte che spetta loro
per il vitto e l'alloggio che ancora non era stato saldato. In quel
momento, però, una banda di marinai cerca di fare irruzione nella
locanda con violenza, così Jim e sua madre sono costretti a scappare. Jim riesce a
portare via uno strano pacchetto rinvenuto nel baule, di cui lui
diventerà il solo custode.
Sarà quel pacchetto a portare Jim fino all'Isola del Tesoro.
Sarà quel pacchetto a portare Jim fino all'Isola del Tesoro.
In quanto a trama, beh, mi fermo qua.
Si
tratta di un libro famosissimo del quale sono state fatte anche
decine di trasposizioni cinematografiche per cui immagino che molti di voi saranno
al corrente del resto della storia, ma... se come me, non ricordate
nulla, preferisco evitare di fare spoiler e vi invito a leggere il libro. Tornerete ragazzini, ve lo assicuro.
Stevenson racconta le
avventure di Jim e dei suoi nuovi compagni in modo magistrale,
divertente e persino realistico. La sua tecnica narrativa vi terrà incollati
alle pagine e in poco tempo vi ritroverete a leggere il bel finale. Mi è
piaciuto averlo di nuovo fra le mani ed è stato quasi un viaggio
indietro nel tempo. Mi è piaciuto così tanto che non appena finito, mi
sono gettata a capofitto su un altro classico della lettaratura
mondiale, questa volta di Jules Verne. Il bellissimo Ventimila Leghe
Sotto i Mari, di cui parlerò fra qualche giorno proprio qua sul blog.
Vi
anticipo solo che sarà un post molto lungo e sentito, perché Ventimila
Leghe Sotto i Mari (e il suo "seguito" L'Isola Misteriosa) mi hanno
colpito in modo particolare. Sono due libri che tutti, e sottolineo
tutti, dovrebbero leggere almeno una volta nella vita.
"Guardammo, e, corpo di mille bombe, la vecchia goletta non c'era più.
"Questo Ben Gunn che uomo è?"
"Non saprei, signore. Non sono sicuro che sia sano di mente."
"Se hai qualche dubbio dì pure che non lo è." Riprese il dottore.
"Un uomo rimasto tre anni a rosicchiarsi le unghie sopra un'isola deserta non potrà mai apparire sano di mente come uno di noi. Non è conforme alla natura. Ma tu mi dicevi che
sospirava un pezzo di formaggio, no?"
"Sì, signore, formaggio."
"Ebbene,
Jim, vedi che a qualcosa giova essere ghiotto. Tu conosci la mia
tabacchiera, no? E mai mi vedesti prender tabacco. O sai perché? Perché
nella tabacchiera tengo un pezzo di formaggio parmigiano: un formaggio
fatto in Italia, assai nutriente. Ebbene, sarà per Ben Gunn."
Nessun commento:
Posta un commento
L'admin di Cento27001.blogspot.com pur non rispondendo di quanto scritto nel proprio blog dagli utenti, che se ne fanno pienamente carico, si riserva di cancellare, a suo insindacabile giudizio, qualsiasi commento che a seguito di una propria verifica o di una segnalazione ricevuta da terzi, venga ritenuto offensivo o volgare. Si invitano comunque tutti gli utenti a far uso del buonsenso e della buona educazione.
Grazie a tutti.