Con il solito ritardo che mi contraddistingue (o forse dovrei dire atavica pigrizia), oggi vi racconterò qualcosa di nuovo sul fronte colori e pennelli.
Terminata la USS Voyager NCC 74656 dell'universo di Star Trek - i post che riguardano il suo assemblaggio, la sua colorazione e l'applicazione delle decals potete leggerli qui, qui e anche qui - mi sto cimentando con le miniature di Imperial Assault, bel gioco da tavolo della Fantasy Flight Games, distribuito in Italia dalla Asterion e, lasciatemelo dire, leggerissimamente sbilanciato nei confronti dell'Impero quando si gioca la Campagna - ma questa è un'altra storia :) -.
Questa volta però, da montare non c'è nulla, l'unica cosa da fare è dipingere, dipingere e ancora dipingere. Pazienza, mano ferma e molta accortezza per i dettagli, sono necessari per questo tipo di lavoro, ma vi assicuro che non è affatto complicato.
Come per la Voyager, questo post non vuole essere una guida passo passo visto che non mi reputo affatto un'esperta, ma un semplice e personale diario di bordo di quello che è stato il mio lavoro. Certo, se poi queste informazioni dovessero servire a qualche appassionato neofita di modellismo che per caso capita sul mio blog, ne sarei ben contenta, perciò se qualcuno di voi ha bisogno di ulteriori informazioni in merito, lasci pure un commento qua sotto.
Cominciamo col dire che le miniature di Imperial Assault (Assalto Imperiale, nella versione italiana) sono veramente ben fatte, tanto da aver sentito di persone che lo hanno comprato solo ed esclusivamente per collezionarle e dipingerle, senza mai fare neanche una partita. Al contrario delle miniature di X-Wing, altro gioco da tavolo molto bello sempre della Fantasy Flight Games, ma distribuito -per ora- dalla Giochi Uniti, le miniature di Imperial Assault non sono pre-dipinte, quindi si prestano benissimo al lavoro di customizzazione ed essendo anche molto piccole, possiamo dire a un lavoro di precisione parecchio divertente.
Ho deciso di iniziare con gli Stormtroopers, che oltre alle ridotte dimensioni, hanno anche un malus in più: la posa. Con le braccia tese in avanti e l'arma in pugno in posizione di mira, non è facilissimo maneggiarle e dipingerne il petto, il casco e l'interno delle braccia stesse, ma alla fine ce l'ho fatta. Grazie ai video di Sorastro, che potete trovare sul suo canale YouTube -solo in inglese-, sono riuscita a fare un buon lavoro di cui vado piuttosto fiera.
I Troopers di Imperial Assault sono nove, e ovviamente sono tutti uguali. Come prima cosa ho rifinito con una piccola lima le rarissime imperfezioni delle miniature e poi ho dato loro una bella spruzzata di Primer bianco, fissandole con pochissimo biadesivo su un pezzo di cartone che ho inserito all'interno di una scatola (giusto per non sporcare in giro usando la bomboletta spray).
Una volta asciugato (una notte) ho iniziato a dipingere. Questa volta ho scelto di utilizzare i colori acrilici Citadel (acquistati su Dominio X) e non gli smalti della Humbrol usati per la Voyager, mentre i pennelli che ho utilizzato sono di alta precisione, acquistati su Amazon a pochi Euro.
Ho posizionato il Trooper su un piccolo piedistallo creato con le mie manine sante e ricavato da una confezione di liquido per sigaretta elettronica. Anche in questo caso ho tenuto ferma la miniatura con un pochino di biadesivo sotto la basetta. Ho tentato con la plastilina, ma non è sufficientemente appiccicosa per immobilizzare la statuina e il biadesivo viene via piuttosto facilmente senza lasciare antiestetici residui.
Ho iniziato con il Mechanicus Standard Gray - Base (usando una tavolozza a scomparti e un pennello molto sottile), leggerissimamente diluito con una goccia d'acqua, per fare i dettagli del casco, le giunture dell'armatura come spalle, ginocchia e gomiti, i guanti e anche l'arma in pugno.
Come seconda cosa ho passato il White Scar - Layer, sempre diluito pochissimo, su casco, petto, schiena, braccia e gambe.
Una volta atteso il tempo di asciugatura sempre di una notte (passaggio noioso, ma importantissimo ai fini di un risultato ottimale) ho passato su tutta la miniatura un prodotto che amo in particolar modo e che si chiama Nuln Oil - Shade. Ha la consistenza dell'acqua, una base nera come il petrolio e la capacità di infiltrarsi negli spazi più stretti del modello, creando un gioco di sfumature a dir poco eccezionale, là dove il pennello più sottile non riuscirebbe mai ad arrivare.
Sempre rispettando i tempi di asciugatura, ho poi ripassato il bianco, ma questa volta non diluito, per creare degli effetti di luce. L'ho ripassato sulla parte alta del casco, sulle spalle, sugli avambracci, sul petto, sulle cosce e sulla ginocchiera.
Al passaggio successivo, una volta soddisfatta degli effetti di luce sull'armatura (è possibile ripassare il bianco ogni volta che si vuole, basta attendere che ogni mano data sia asciutta) ho creato qualche danno, inferto dai colpi d'arma degli avversari ribelli.
Su un Trooper in particolare poi, ho fatto l'impronta della mano sporca di sangue del "traditore", ne Il Risveglio della Forza. E' vero che non sono gli stessi Troopers e che nell'ultimo film non c'è l'Impero, ma il Primo Ordine... ma che dire... mi piaceva da matti l'idea di avere un leader nella squadriglia che ricordasse il personaggio di Finn.
I colori che ho usato per creare i danni sono:
- Abaddon Black - Base leggermente diluito con acqua
- Riza Rust - Dry puro, per il centro dello sparo
Una volta simulati i danni e sistemate eventuali sbavature o imperfezioni col Mechanicus Standard Gray - Base e con il White Scar - Layer, sono passata alle basette.
Imperial Assault si svolge sia in scenari al chiuso che all'aperto così ho deciso, sempre su suggerimento di Sorastro, di lasciare le basette grigie (Mechanicus Standard Gray - Base), molto più adatte all'indoor, ma di colorarne i bordi esterni a gruppi di tre, per distinguere eventuali squadriglie in fase di gioco. Per le basette ho quindi usato un rosso (Mephiston Red - Base), un giallo (Flash Gitz Yellow - Layer) e un verde (questa volta non Citadel, ma Model Color della Vallejo: Park Green Flat).
Conclusa la colorazione delle miniature, ho passato una mano di Tamiya TS13 Spry trasparente e il giorno successivo, a pennello, ho steso un ultimo velo di Technical Ardcoil come ulteriore protezione e lucidatura.
Ecco qua il risultato finale, che ne dite? :)
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