venerdì 9 giugno 2017

# Cucina Giapponese # Gluten Free

Dorayaki Gluten Free


Ultimo post dedicato alla cenetta orientale Gluten Free che ho preparato al mio maritino, qualche settimana fa! Oggi parliamo quindi del dolce! Dopo avervi raccontato come fare i Gamberi Imperiali all'orientale, gli Spaghetti di riso saltati con le verdure e il Pollo alle mandorle, quest'oggi vedremo come si fanno i Dorayaki alla Nutella!

Cosa sono i Dorayaki, prima di tutto? Sono dolci tipici giapponesi, composti da due pancake sovrapposti e serviti normalmente con una farcia dolce chiamata Anko; una salsa di fagioli rossi (gli Atzuki), ma che noi occidentali preferiamo sostituire con una generosa dose di Santa Nutella, che come forse sapete, è senza glutine e decisamente più maiala dei fagioli. E per favore tacete sulla faccenda dell'olio di palma. Il vero amante della Nutella la mangerebbe anche se contenesse olio di motore! :)
Vediamo insieme come si fanno!

Ingredienti (per 6 Dorayaki):

  • 60 Ml di acqua (c'è chi usa il latte, ma è sbagliato)
  • 2 uova
  • 150 grammi di farina senza glutine
  • Un cucchiaino raso di bicarbonato (c'è chi usa del normale lievito per dolci, ma nella ricetta originale è previsto solo il bicarbonato e vi assicuro che vengono benissimo)
  • 100 grammi di zucchero a velo senza glutine
  • 1 cucchiaio e mezzo di miele
  • Se lo avete (ma attenzione perché non è senza glutine) un cucchiaio di Sake dolce, meglio conosciuto come Mirin
  • Olio di semi di girasole, solo per ungere la padella

In un boule di vetro versate la farina setacciandola, la punta di bicarbonato (che sostituirà il lievito) e lo zucchero a velo (se avete il Bimby come me, potete farvelo da soli partendo dallo zucchero normale). A questo punto uniamo anche le uova, il miele e l'acqua a temperatura ambiente. Con una frusta sbattete tutto, prima dolcemente poi con vigore fino a ottenere un composto liquido senza grumi, che in Giappone si chiama Kasutera.

Scaldate una padella a fuoco medio, meglio se quella per le crepes, e ungetela con un filo d'olio. Asciugate quello in eccesso con un pezzetto di carta da cucina. Versate un mestolo di pastella al centro della padella e aspettate fin quando su tutta la superficie non iniziano a comparire piccole bollicine. 




A quel punto è il momento di voltare il Dorayaki e cuocerlo per un altro minuto. Ovviamente in base a quanta pastella utilizzerete, potrete ottenere Dorayaki più o meno grandi. Considerate che non devono somigliare a una crepe, ma a un pancake americano, solo più alto e più soffice. 

Una volta cotti tutti i vostri Dorayaki, potrete farcirli con la Nutella (o con quello che volete, come miele, marmellata, crema pasticcera, sciroppo d'acero, d'agave, crema al latte, gelato, ecc...).

Se volete fare i fighi come ho fatto io (ma purtroppo non ho le prove fotografiche), mettete sopra a ogni Dorayaki una puntina di farcia e sopra ancora sistemateci un Alkekengi. L'effetto estetico ne guadagnerà tantissimo e farete certamente un figurone. Li ho fatti anche ai miei suoceri e ne sono andati matti.



Giusto qualche chicca su questi dolci semplicissimi, ma strepitosi: 

La parola Dora, in giapponese, significa Gong e probabilmente è da questo strumento che prendono la forma i Dorayaki. La leggenda vuole che il samurai Benkei, che si nascondeva a casa di un gentile contadino, dovette scappare in tutta fretta e nella fuga dimenticò il suo gong. Il contadino lo trovò e non sapendo cosa farci decise di usarlo come una grande piastra, cuocendoci i primi Dorayaki, che presero il nome proprio dal gong, "dora". 

In altre zone del Giappone, come Nara, Kobe, Kyoto e Osaka, questo dolce si chiama Mikasa. Ovvero il nome di una montagna nel parco di Nara. Da quel che so, la parola Mikasa significa anche cappello di paglia.

I Dorayaki sono noti per essere il piatto preferito di Doraemon, protagonista dell'omonima serie animata giapponese.

In origine, i Dorayaki erano composti da un solo pancake e la versione "a panino" è nata solo nel 1914 dalla pasticceria Usagiya, nel quartiere di Ueno. A tutt'oggi, l'omonimo negozio, viene considerato il migliore di tutto il Giappone e si trova a Tokyo a questo indirizzo: Ueno, Taito-ku, Tokyo 1-chome, No. 10, No. 10. 

Ah, è chiuso il mercoledì!  :)



Per qualsiasi nozione inerente la celiachia, invece, vi rimando all’unico sito davvero attendibile nel quale potrete trovare risposta a ogni vostro dubbio. Il sito dell’Associazione Italiana Celiachia, AIC. Se però avete qualche domanda, più che altro incentrata sulla nostra esperienza personale, scrivetemi pure.

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