giovedì 16 marzo 2017

# Una stanza senza libri è come un corpo senza Anima.

Viaggio Al Centro Della Terra - Jules Verne


Bentrovati cari Naviganti, siamo di nuovo qua a parlare di libri. Terminato Michele Strogoff, mi sono gettata a capofitto su un altro capolavoro del grande Jules Verne, ovvero Viaggio Al Centro Della Terra

Passiamo quindi da un romanzo d'avventura storico-politico a un classico romanzo fantastico, caratteristico dello stile letterario di Jules Verne. E' un libro del 1864 ed è considerato un romanzo scientifico, precursore quindi della moderna fantascienza. 

La trama senza spoiler 

Otto Lidenbrock è un rinomato professore di mineralogia ad Amburgo; espertissimo nel suo campo e poliglotta, vive in una grande casa con la sua domestica Marta e il nipote adottivo Axel, che sarà la voce narrante del libro. 

Otto è un uomo molto impaziente, ostinato e facilmente irritabile che tutti hanno imparato nel tempo a rispettare e temere, al contrario del giovane Axel che è un ragazzo tranquillo, innamorato della sua fidanzata Grauben e decisamente meno invaghito della mineralogia rispetto a suo zio. 

Un giorno, il professore torna a casa con un vecchio manoscritto dentro al quale trova, per caso, un'antica pergamena scritta in caratteri runici. Con enorme frustrazione del professore, i due cercano per giorni di decifrare il messaggio, ma senza successo. Qualche giorno dopo Axel si ritrova da solo nello studio dello zio e con un fine ragionamento logico riesce a carpire il segreto per decrittare quel misterioso messaggio, scoprendo che il testo contiene le indicazioni per raggiungere il centro della Terra attraverso un vulcano islandese.



Da Wikipedia:
-- Il crittogramma in chiaro diventa un testo scritto in latinoIn Sneffels Yoculis craterem kem delibat umbra Scartaris Julii intra calendas descende, audas viator, et terrestre centrum attinges. kod feci. 
Arne Saknussem 

Ovvero: "Nel cratere Yökull dello Snæffels che l'ombra dello Scartaris tocca alle calende di luglio, scendi, coraggioso viaggiatore, e raggiungerai il centro della terra. Ciò che feci. 
Arne Saknussem". --

Essendo consapevole che suo zio non perderebbe nemmeno un minuto e, bagagli alla mano, partirebbe immediatamente alla volta dell'Islanda per fare la scoperta del secolo, Axel è inizialmente indeciso se confessare al professore di aver risolto l'enigma oppure no. Si tratterebbe di un viaggio lungo e pericoloso dal quale, forse, non ci sarebbe ritorno e il ragazzo è giustamente molto preoccupato. Dopo un serio tentennamento, Axel decide di confessare al professore la sua scoperta. Ovviamente, come il ragazzo immaginava e temeva, lo zio corre a preparare tutto il necessario per la partenza e fatti i bagagli, parte trascinandosi appresso un nipote per niente contento. 

I due partono quindi con molta fretta verso l'Islanda, passando per Kiel e Copenaghen. 



Axel inizialmente non crede nell'impresa dello zio, soprattutto per questioni puramente scientifiche riguardanti il grande calore presente sotto la crosta terreste che avrebbe impedito loro di proseguire il cammino nelle viscere del pianeta, ma alla fine si farà coinvolgere dall'entusiasmo del professore. Una volta in Islanda, i due fanno la conoscenza di Hans Bjelke, la loro personale e fedele guida che li porterà fino alla bocca del vulcano Sneffels e oltre. 

Da qua la trama si dipana in numerose avventure. Otto, suo nipote e la guida, troveranno lungo il loro cammino preziosi minerali, misteriosi tunnel, resti di animali preistorici e pericolosissimi ostacoli che li metteranno in pericolo di vita. 

Accadimenti molto strani si succederanno nel sottosuolo claustrofobico della Terra; bussole impazzite, l'incontro con misteriose creature, la particolare vegetazione e persino un immenso mare sotterraneo con un microclima tutto suo. Vento, nebbie, tempeste e... pioggia!



Riusciranno i tre ad arrivare al centro della Terra e soprattutto, ce la faranno a tornare in superficie? Quali risposte troveranno, nelle viscere oscure del pianeta? La persona che ha scritto quel messaggio in alfabeto runico, è stata davvero la prima a mettere piede al centro della Terra?

Credo proprio che Verne, in questo romanzo, fosse consapevole di usare più la fantasia della scienza. All'epoca era già molto noto (anche se ancora discusso) il fatto che il centro della Terra dovesse raggiungere temperature agli esseri umani insopportabili, eppure riesce comunque a dare una spiegazione che sta quasi in piedi. Un'altra cosa nota era la forza di gravità, che a quelle profondità avrebbe dovuto schiacciare i protagonisti come insetti sotto il colpo di uno schiacciamosche, eppure lo scrittore riesce comunque a rendere spettacolare questo viaggio impossibile, fornendo informazioni scientifiche e formulando teorie persino ragionevoli riguardo la conformazione interna del pianeta. Come sempre, Jules Verne, non ha saputo smentirsi. 

L'unica pecca del libro, se così vogliamo chiamarla, è il finale, che ovviamente non vi dirò. Diciamo solo che avrebbe potuto concluderlo in molti modi diversi, ma ne ha scelto uno veramente troppo fantasioso. Del resto, però, cosa importa? Verne è lo scrittore dell'incredible, dell'avventura e del fantastico. 

Al precursore della fantascienza moderna, gli si perdona tutto. :)



2 commenti:

  1. L'incanto della sua fantasia ci fa perdonare tutto, hai ragione!

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  2. Verne è sempre un grande e i suoi libri meritano di essere letti e riletti a ogni età! :)

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