Eccoci tornati con il secondo giorno di viaggio dell'amico Davide! Che ne dite di saltare a bordo e fare un giro con noi?
07/08/2010
Sveglia
presto, ci vestiamo e scendiamo nel piano interrato a fare colazione. La zona
della colazione è un'elegante cantina in pietra. La colazione, a buffet, è
varia e comprende sia dolce che salato. Io prendo del tè verde accompagnato da
due paste (un cornetto vuoto e una pasta con le gocce di cioccolato) e il succo
d'arancia. Davide invece prova il caffè (per dargli un po' di sapore ci mette
lo zucchero!), dei biscotti e il succo. Ritorniamo in camera per lavarci i
denti e partiamo.
Il programma della mattina è
visitare la fortezza di Suomenlinna. Mentre ci avviamo scattiamo di nuovo
qualche foto alla Vahna Kirkko, al Lönnrotinkatu, alla statua di Eino
Leino sull'Esplanadi e a Havis Amanda. Dopo andiamo in Kauppatori (piazza
del mercato) per comprare i biglietti del traghetto. Notiamo che ci sono già
alcuni banchi del mercato, qualcuno col tendone arancione (che vendono roba da
mangiare – frutta, verdura e pesce, sia fresco che pronto per essere mangiato),
altri col tendone bianco (che vendono soprattutto souvenir e pellicce). Ci
mettiamo in coda per prendere il biglietto della JT Lines, ma era sempre chiuso
e si formava già una bella fila. Ci accorgiamo che sta per partire un altro
traghetto, quello della HKL; decidiamo allora di prendere quello. Il tragitto è
breve e scattiamo molte foto ai vari isolotti che incontriamo – isolotti che
spesso ospitano una sola casa!
Alle nove e mezzo l'isola-fortezza
si rivela estremamente tranquilla e quindi completamente godibile. Per
visitarla seguiamo, in linea di massima e con qualche deviazione, la Blue
Route.
Appena scesi ci troviamo di fronte
un edificio rosa del periodo russo, il Rantakasarmi. Lo
attraversiamo e vediamo sulla nostra destra le case in legno e un edificio in
mattoni rossi, che un tempo era una scuola. Sulla sinistra si trova invece la
chiesa russa. Lungo il nostro cammino vediamo le mura difensive dell'isola e il
museo militare in mattoni rossi.
Raggiungiamo il centro informazioni
dove chiediamo una cartina dell'isola, attraversiamo il ponte (Suomenlinna è
formata da più isole collegate da ponti; le più importanti sono Iso-Mustasaari,
dove siamo sbarcati, Susisaari e Kustaanmiekka).
Camminiamo, attraversando i tunnel
di pietra, anche solo per scoprire cosa c'è dalla parte opposta. Arriviamo nel
cortile dove si trova la tomba di Ehrens Värd e un'ancora gigante. Vediamo
anche dei cannoni – ce ne sono di tutti i tipi e di tutte le epoche sull'isola.
Ci fermiamo un attimo a riposarci al parco Piper (Piperin Puisto),
il più antico dell'isola.
Si riparte! Dall'alto di una
collinetta vediamo una spiaggia dove è possibile fare il bagno: un po' di
tentazione c'è, ma non abbiamo il costume e vogliamo andare avanti. Continuiamo
la nostra passeggiata a Kustaanmiekka, vediamo altri cannoni e le
trincee scavate dentro le colline. Arriviamo nel Rantavarustus, uno dei
punti più meridionali dell'isola, da dove si può godere di una bella vista del
Golfo di Finlandia.
Torniamo verso nord; attraversiamo poi
un tunnel molto buio e arriviamo al King's Gate, uno dei punti
panoramici più famosi dell'isola, dove ci fermiamo un po' – Davide ha odiato
immensamente una famiglia che si era seduta proprio nel mezzo e che secondo lui
gli rovinava le foto. Continuando, vediamo il memoriale ai caduti e i bastioni Hyve
(virtù), Kunnia (onore) e Hyvä Omatunto (buona coscienza);
quest'ultimo ospita un teatro estivo, mentre Hyve una sala da tè
giapponese.
Arriviamo al sottomarino Vesikko,
l'ultimo rimasto in dotazione alla Finlandia e trasformato in museo. Decidiamo
di visitarlo: l'interno, ovviamente molto stretto, mostra come si viveva dentro
al sottomarino. Era piuttosto interessante, anche se pagare 4 euro per cinque
minuti di visita ci è sembrato un po' esagerato.
Torniamo
indietro a riprendere il traghetto. La visita alla fortezza ha richiesto circa
tre ore, un tempo giusto per visitarla a dovere. Non abbiamo però visitato il
museo del giocattolo: motivo in più per tornarci!
Affamati, andiamo a pranzare al
mercato. Dopo aver girato un po' prendiamo una porzione di anelli di totano e
verdure per me e una fetta di salmone per Davide: molto buoni e a un prezzo
ragionevole. Decidiamo che pranzeremo sempre al mercato. Piuttosto pieni, ci
rimettiamo in marcia per smaltire, e Davide si accorge di aver lasciato la
borsa al mercato! Fortuna che siamo a due passi dal banco dove ci siamo fermati
e la borsa era rimasta lì; così, entrambi con una fibrillazione atriale
maligna, riprendiamo il nostro giro, che prevede la zona di Piazza del Senato (Senaatintori)
con i suoi dintorni e il quartiere di Katajanokka.
La prima tappa – obbligatoria – è il
Duomo (Helsingin Tumiokirkko), ma non possiamo entrare causa una
qualche funzione religiosa. Ad ogni modo è incredibile vedere come il bianco
dei muri e il verde delle cupole risalti nel cielo azzurro sgombro di nuvole.
Alla destra del Duomo si trova l'Università (Helsingin Yliopiston),
con accanto la sua biblioteca, e alla sinistra il Palazzo del Governo (Valtioneuvoston
Linna), due edifici molto simili.
Proseguiamo poi su Aleksanterinkatu,
dove un negozio di souvenir ha, fuori dalla porta, una renna impagliata!
Facciamo la fila per fare la foto: l'immagine ritrae Davide che, con sguardo
pseudo-cattivo, tenta (invano) di strangolare la povera bestia.
Il nostro itinerario comunque
prosegue nel quartiere di Katajanokka. A farci da ingresso ci sono i due
edifici Tallberg (in rosso) e Aeolus (in verde
chiaro). Mi viene sete e compro una bottiglietta d'acqua a un chiosco: 3 euro!
Tra l'altro il tipo del chiosco mi ha venduto una bottiglietta di vetro, quindi
sono costretta a finirla subito; si presenta la questione di capire in quale
contenitore vada buttata (ovviamente fanno la raccolta differenziata), dato che
le scritte sono solo in finlandese. Sto per chiedere informazioni, quando vedo
delle persone che buttano una bottiglia di vetro; seguo l'esempio e si riparte.
Ci addentriamo in Katajanokka,
il quartiere elegante di Helsinki. In questa zona convivono stili vecchi e nuovi:
si va dal neoclassicismo al romantico nazionale, dallo Jugenstyl all'arte
contemporanea. Proseguendo in Luosikatu vediamo un vecchio modello di
FIAT Punto verde – scusate, ma mi sembrava di dovere mettercelo.
Continuando la passeggiata vediamo
gli edifici Eol, Olofsborg e il casinò. Vediamo per
la prima volta delle grosse tartarughe di pietra ai bordi di alcune strade; in
seguito scopriamo che il buco che hanno sul guscio serve per metterci i pali
dei cartelli stradali. Ce ne sono dappertutto in città e la sottoscritta,
moderna amazzone, ci monta a cavalcioni – come documenta la foto scattata dal
di lei paziente compagno di viaggio.
Andiamo a vedere il Palazzo
presidenziale (Presidentinlinna) e Stora Enso,
opera dell'architetto Alvar Aalto. Prendiamo Pohjoisranta (da cui si può
vedere l'isola di Korkeasaari, dove si trova lo zoo) e ci addentriamo
nel cuore di Helsinki.
Vediamo la più antica casa in legno della
città, ora museo, e, proseguendo, un dipartimento dell'università. Lungo il
percorso ci fermiamo nuovamente a comprare dell'acqua e scopriamo che è più
conveniente comprarla nei supermercati. La gola mi istiga a comprare anche un
succo di frutta che avevo visto spesso in giro, purtroppo però non sa di
niente.
Arriviamo nella zona politica della
città, dietro Piazza del Senato. Qui Davide vuole fermarsi a vedere una fontana
in stile moderno che sulla guida lo aveva ispirato, ma che ha miseramente deluso
le sue aspettative; lì vicino si trovano la Sede degli Stati (Säätytalo)
che ospita funzioni statali e la Banca della Finlandia (Suomen Pankki).
Ritorniamo in Piazza del Senato e si
parte con l'itinerario 5. Questo parte all'incirca dalla fontana di Havis
Amanda, dove vediamo una piccola parata delle marine militari
finlandese, danese, norvegese e svedese. Finita la parata, ripartiamo.
Questo itinerario si snoda in luoghi
meno frequentati dai turisti. Causa stanchezza, ne facciamo solo metà,
rimandando il resto al giorno dopo.
Andiamo verso il grande parco di Tähtitorninmäki,
dove vediamo (solo dall'esterno) la Saksalainen Kirkko, il
Monumento ai Caduti e l'Osservatorio, oggi sede del Dipartimento di Astronomia
dell'Università. Ci fermiamo un po' a riposare: stare a piedi nudi sull'erba è
fantastico e rilassante. Quando riprendiamo, vediamo un signore che tenta di
far entrare il cane dentro la fontana del parco e il cane che guarda il padrone
come se dicesse: “Vacci te!”. Vediamo anche sbucare dai cespugli un tenerissimo
coniglietto che non vorrà farsi fotografare.
Proseguendo il nostro cammino,
passiamo davanti all'ambasciata russa e quindi entriamo in Kaivopuisto,
parco che dà sul mare. Troviamo (miracolo!) una fontanella fatta a orso dove
riempiamo le bottigliette. Vediamo anche un'alta piattaforma sorretta da una
gru: Davide pensa che sia per vedere la città dall'alto e tenta inutilmente di
convincermi a salire. Poi la verità: a giudicare dal ragazzo che si butta
appeso a un filo, deduciamo che la gru serve per fare bungee jumping. Propongo
a Davide di salire, dato che era così convinto... Siamo così coraggiosi che non
riusciamo nemmeno a guardare.
Usciamo dal parco e ci dirigiamo
verso Ehrenströmsvägen dove vediamo la Statua della Pace. Rientriamo nel
parco e visitiamo il quartiere delle ambasciate. Quelle più brutte e squallide
sono quelle del Brasile e dell'Italia, che sembrano delle case popolari
oltretutto venute male. Proseguendo vediamo anche le ambasciate di Francia,
Regno Unito e U.S.A.. A quest'ultima, imponente, Davide fa delle foto, ma
quando vediamo il cartello con il divieto di fotografare l'ambasciata e uscire
un soldato armato di mitra, si affretta a cancellarle.
Arriviamo a Ehrenströmintie,
sul mare, dove ci fermiamo un po' a riposare sugli scogli. Da questo punto si
vede anche Suomenlinna. Ritorniamo nel parco e andiamo verso
l'Osservatorio Ursa (Ursan Tähtitorni); sentiamo anche un urlo
terrificante: una vittima del bungee jumping, che fa girare tutte le persone
presenti.
Siamo troppo stanchi per continuare
l'itinerario, decidiamo allora di tornare in albergo, farci una doccia e uscire
per la cena. Decidiamo inoltre di andare anche a fare una bevuta. Giriamo nella
zona centrale della città, non troppo lontani dall'albergo. Purtroppo i pub che
troviamo non hanno da mangiare, così andiamo in un ristorante, l'“Iguana”, dove
io prendo un'insalata di gamberetti e Davide i gamberetti grigliati: le
porzioni sono abbondanti ma non salate. Per smaltire andiamo al Duomo dove ci
fermiamo un po', e poi al pub “On the Rocks” (consigliatoci da un’amica) per
una bevuta – per entrare chiedono gli IDs (documenti), quindi scopriamo – con
piacere – che non ci sono ragazzini. Il pub è strapieno e fortunatamente, come
anche in Italia, non si può fumare dentro i locali. Qui vediamo il sosia di
Francesco Guccini che gioca (male) a biliardo, ma aveva una fortuna... Dopo
aver finito la birra (presa solo da Davide), torniamo, stanchissimi, in
albergo.
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