giovedì 24 settembre 2015

# Diario di viaggio # Messico

127.0.0.San Francisco de Campeche, Campeche - Messico


San Francisco de Campeche, Campeche, Stati Uniti Messicani
20 Aprile 2007

Un nuovo post, un nuovo Stato.

Abbiamo abbandonato il bellissimo Chiapas per passare la frontiera e giungere nello Stato della Confederazione Messicana di Campeche, nella sua omonima capitale sul mare, che dista circa 300 chilometri da Palenque. Stiamo macinando davvero centinaia e centinaia di chilometri da molti giorni e alla fine di questo viaggio intendo fare un resoconto in numeri di tutti i luoghi visitati, delle ore di viaggio spese sulle strade, dei chilometri percorsi su ruote o in volo e degli hotel dove ci siamo riposati.


Lo Stato di Campeche è bagnato a nord dalla baia di Campeche e confina con gli Stati messicani dello Yucatán e Quintana Roo, con il Belize, con il Guatemala e con lo Stato messicano di Tabasco e il Golfo del Messico.

In principio San Francisco de Campeche era un piccolo villaggio Maya chiamato Ah Kim Pech, successivamente divenne un porto commerciale e poi ancora città spagnola dal 1517. Del periodo coloniale rimangono, dritti e fieri, sette bastioni lungo l'Avenida Circuito Baluartes, muraglia innalzata con lo scopo di difendere la colonia dalle incursioni dei pirati. Il più monumentale dei bastioni è il Baluarte de la Soledad, al cui interno è stato allestito il Museo de Estelas Maya, con stele e svariati altri reperti di grande interesse storico e archeologico. Campeche è famosa per essere una delle pochissime città fortificate di tutta l'America e come molte altre, invece, è Patrimonio dell'Unesco.

Foto: Wikipedia
Qui si respira una particolarissima atmosfera dal sapore coloniale che si percepisce nettamente anche passeggiando tra le vecchie mura della città, dove case patrizie si alternano a chiese austere. Fra le vie della cittadina passa anche un grazioso trenino d'epoca chiamato El Guapo, che permette ai turisti di vedere vicoletti e stradine particolarmente nascosti del centro, il viale del lungo mare e la muraglia difensiva con i suoi sette bastioni.

 Plaza de la Indipendencia Foto: Wikipedia

Le porte d'accesso al centro storico sono due, una via terra e una via mare. Nei dintorni della porta di terra, in un grande spiazzo erboso accanto alle mura (che mi ha ricordato vagamente la nostra bellissima Lucca), vengono spesso allestiti spettacoli folkloristici che raccontano la storia di questa zona del Messico, mentre nei dintorni di quella di mare, la nave pirata El Lorencillo imbarca passeggeri per un giro panoramico della costa, con tanto di pranzo a bordo e spettacolo piratesco!

Foto: Wikipedia
Campeche è stata la sede dell'antica cultura Maya e non a caso il suo soprannome è "Tesoro nascosto del Messico". Devo dire che non ha minimamente tradito le mie aspettative. E' molto, molto caratteristica e pittoresca; il mare cristallino che la bagna è splendido, per non parlare del golfo del Messico: straordinario.

Le spiagge più famose di Campeche sono Isla Aguada, Chenkán, Bahamitas e Playa Bonita. Veri e propri paradisi naturali fatti d'immense distese di sabbia bianca, mare turchese con alle spalle una fitta vegetazione di altissime palme da cocco smosse dal vento che nulla hanno da inviare alle spiagge più famose della costa est, sotto Cancun.

Playa Bahamitas Foto: http://www.turimexico.com


A Campeche c'è l'imbarazzo della scelta rispetto a cosa fare o vedere. Le possibilità sono infinite: dalle immersioni alla ricerca di tartarughe marine alle escursioni presso siti archeologici Maya, dallo shopping nei mercati caratteristici della città alle dormitine sulle amache nel pieno relax della Playa Bonita. Si può girare per musei assaporando la storia del fascino Maya o per ristorantini tipici gustando ottimi piatti della cucina tradizionale messicana sia di terra che di mare, si possono fare gite in barca sul Golfo del Messico o nella Baia e lunghe sieste con in mano una Cerveza, seduti nella Plaza de la Independencia osservando le persone passare. A Campeche, insomma, non ci si annoia mai.


Fonte: Wikipedia
Mi è piaciuta tantissimo l'illuminazione serale del centro città e dei suoi monumenti, in particolar modo della stupenda Plaza de la Indipendencia e della Catedral. Ho adorato passeggiare per le sue strade coloratissime ascoltando la musica latina uscire forte da negozi e finestre. 
Abbiamo cenato in un tipico ristorantino e mangiato divinamente in uno splendido chiostro di un antico palazzo. 
Ho amato la simpatia dei suoi abitanti e l'allegria che riversavano nelle strade. 
Campeche è una città molto viva, la gente si diverte nei locali e balla moltissimo. Abbiamo assistito a uno spettacolo di danza folkloristica messo in piedi da quattro coppie di bambini davvero deliziosi nei loro costumi tradizionali. Alcuni quartieri sono colmi di case colorate che sembrano uscite da una cartolina. 

Vi ho scovato un video a dir poco meraviglioso, quindi prendetevi cinque minuti e sognate con me. 

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