domenica 10 maggio 2015

# Diario di viaggio # Messico

127.0.0.Città del Messico - Giorno 1


Dopo secoli riporto sul blog il diario del mio viaggio di nozze. Fino al quinto giorno l'ho scritto in diretta e in loco, ma i giorni seguenti, causa stanchezza disumana e volontà di Montenzuma, li ho scritti con calma una volta rientrata in Italia. Ecco a voi Messico e Guatemala, visti con i miei occhi.

Bologna, aeroporto Marconi
10 Aprile 2007 Ore 6.48 AM

Io e il mio maritino nuovo di zecca (siamo sposati da tre giorni), ci siamo appena seduti sul volo IB8785 Bologna - Madrid della compagnia aerea Iberia. La traumatica sveglia è stata alle ore 4.15 AM, e l'arrivo in aeroporto alle 5.10 AM. Dopo il check in abbiamo fatto tappa al bar, una breve pausa nicotina e via verso il nostro gate.
Ora siamo sul volo e aspettiamo di partire. Tra poco dovrò chiudere il tavolinetto e sospendere la scrittura del mio diario di viaggio. Sento i motori che si stanno accendendo. La hostess sta per mostrarci cosa fare in caso di incidente; non ti dicono mai, però, che l’unica cosa utile da fare in quel caso è pregare…
Ci stiamo chiedendo come mai i posti sono numerati in modo strano, 1AC, 2FD… mah! Mi sta dicendo mio marito che pregare non è politically correct. Come dargli torto! Ho appena scoperto che “Staff Only” in spagnolo si dice “Solo Tripulacion”. Che carini, sono passati a darci il giornale. Va bene che siamo diretti in Spagna, ma una parolina di italiano la potevano usare! Tra due minuti decolliamo, a dopo!

Ore 7.51 AM in volo

E’ già passata un’ora da quando siamo partiti. Prima, in spagnolo e in un inglese osceno, ci è stato detto che cercano qualcuno e che se abbiamo informazioni o notizie dobbiamo dirlo al personale di bordo. Nell’annuncio non si capiva se si tratta di un ricercato… O_O’ o una persona scomparsa… speriamo si tratti della seconda. Mio marito ha già sonno, mi sa che mi abbandonerà presto. Ci hanno servito una colazione a dir poco schifosa. Il solito succo di arancia Hero (che si salva) e una pasta con l’uvetta della stessa consistenza del cartone bagnato! Ho sonno anche io, ma voglio tenerlo per il volo di quasi 12 ore che ci aspetta dopo.

Ore 8.26 AM in volo

Sono appena tornata dal bagno, prima esperienza di pipì ad alta quota! Piccolissimo, ma pulito e profumato, menomale.
Quando sono uscita, dietro di me, c’erano due piloti. O_O’ “Se voi siete qui, allora chi guida?”
Dormono tutti, anche il marito, quindi per me è una noia mortale. Fuori splende un sole spettacolare, ci sono nuvole bianchissime sotto di noi che sembrano panna montata. L’ansia per il viaggio mi è passata completamente, ora mi resta la voglia di vedere questi splendidi posti che sono Messico e Guatemala, possibilmente senza beccarmi la maledizione di Montezuma! Dovremmo arrivare a Madrid intorno alle nove e un quarto circa, se non ricordo male. Va beh, tenterò un pisolino anche io và! Qua nei posti 10AC c’è silenzio, invece nei posti in coda, vicino al bagno c’è il rumore fastidiosissimo dei motori. Stiamo già perdendo quota, intravedo le montagne e le orecchie fanno ‘blop!’ Il pilota ci ha appena avvertiti che tra trenta minuti atterreremo. Trenta minuti e già scendiamo così rapidamente?! Glom… O_O’



Ore 12.29 PM a terra

Siamo saliti a bordo dell’Airbus A340, sempre della compagnia aerea Iberia, volo IB6403; ci porterà fino a Città del Messico che dista 9060 chilometri da qua (da Madrid). Tra circa dieci minuti partiremo e arriveremo verso mezzanotte, ora italiana, ma le diciassette ora locale del nove aprile, cioè "ieri"!
Stupendo!!!
Speriamo di dormire perché quasi dodici ore di volo sono stressanti. Si odono strani suoni provenire dalle nostre spalle, sfiati, cose che cadono, bambini che gnolano. L’aereo è sbrugolo nonostante sia enorme. Ci sono due file laterali da due posti (dove fortunatamente siamo seduti noi) e una fila centrale da tre posti. Per ora ascoltiamo la hostess… ostia, ha detto undici ore e cinquantacinque minuti… L’aeroporto di Madrid è gigantesco, spaventosamente enorme, addirittura dentro c’è la metropolitana per andare da un gates all’altro! Roba da matti. Non c’è la presa di corrente quindi il portatile sarà dura usarlo per tutto il volo. Mi sa che tra poco partiamo e dopo poco serviranno il pranzo. I motori sono accesi… che Dio, o chi per lui, ce la mandi buona! : )


Ore 13.13 (Tiè!) in volo

Siamo appena decollati, vedere Madrid con il brutto tempo e rendersi conto che sopra le nuvole c’è sempre un sole bellissimo, fa riflettere. Siamo a un passo dal paradiso. Ammesso che esista. Menomale che almeno abbiamo la musica, ogni sedile ha la radio e noi armati di cuffie la stiamo ‘rubando’. C’è già un sacco di gente che dorme. Io aspetto il pranzo e poi vedo. Anche qua passano a dare il giornale. Questa radio rock/pop è molto carina. Che carino mio marito che vorrebbe dormire, ma resiste per non lasciarmi sola e ora i suoi occhi azzurri sono tutti rossi. Ci sono parecchi italiani su questo volo, mi domando se alcuni di loro faranno il nostro stesso tour. C’è qualche turbolenza, tra un po’ vomito!
Le Scissor Sister! Abbiamo una scelta di dieci canali musicali, ma direi che il sesto è il più bellino. C’è già gente che gironzola o va in bagno. Ci sono dei monitor che ci tengono costantemente aggiornati sulla situazione del volo. Ecco il pranzo! Pappa! Buuu, mi hanno illusa! Pensavo fosse il pranzo invece ci hanno regalato le cuffiette per la radio! Fame! Voglio un altro panino al formaggio come quello che ho mangiato a Madrid! Cibo!

Ore 15.07 in volo

Dal lato sinistro dell’aereo tutti, e dico tutti, hanno chiuso la tendina di plastica del finestrino. C’è luce solo a destra, dalla nostra parte, ma sospetto ancora per poco perché è stato servito il pranzo e quindi, dopo una piccola vasca su e giù per l’aereo, la gente sta pensando bene di dormire! Vi enucleo il pranzo con l’aiuto della regia (finchè è ancora sveglia).
Riso con carotine e pollo allo zafferano (forse), una sottospecie di spuntì tonno e cipolla e un’insalatina, panino col formaggino spiaccicato dentro assemblato da me, dolcetto dagli ingredienti comuni, ma stranamente buono, acqua, Coca Cola e per finire il caffè. In più ci siamo fatti dare altri due panini per metterci il panetto di burro avanzato con lo zucchero. Sono soddisfatta, si sono fatti perdonare la colazione schifosa dell’altro volo. Il tipo di fianco a noi è vivo, menomale, dormiva così profondamente che manco le hostess sono riuscite a svegliarlo per il pranzo! Ok, ora ci starebbe una sigaretta, quasi quasi vado sul balcone a fumare.
Forse è meglio di no, stiamo sorvolando l’oceano atlantico!

Ore 18.20 in volo

Le hostess sono passate a farci cenno di chiudere le tendine dei finestrini, questo due ore fa circa. Personalmente pensavo fosse perché faremmo tutti meglio a dormire per la sveglia biologica che ci coglierà impreparati verso le quattro di notte, invece il motivo era la visione di film in lingua inglese. “La ricerca della felicità”, davvero molto bello. Ora, senza darci un attimo di tregua hanno messo “La tela di Carlotta” con Dakota Fanning che io adoro. Sembra un po’ “Babe, maialino coraggioso” questo film… Speriamo di no, beh me lo guardo con le lingue di gatto della suocera e un bel bicchiere di aranciata Hero. Tanto per cambiare. La luce fuori dai finestrini acceca, ma io non riesco a dormire nemmeno con i finestrini oscurati. Qualcuno ha ‘mollato’! Ho qualche sospetto sul colpevole, un tipo seduto non lontano da noi… speriamo non asfissi il pilota!

Ore 19.51 in volo

Belli questi due film eh… però… che palle! Sotto di noi c’è un panorama strano, si vede che non è europeo, i campi coltivati hanno forme particolari, strette e lunghe, e ci sono punti dove non c’è nulla per chilometri. Comincio a volere seriamente una sigaretta. Uff…

Ore 23.27 in volo

Siamo alla nostra decima ora di volo circa. Io dalla poltrona mi sono alzata una sola volta per andare in bagno. Fuori dal finestrino sto guardando la casa più strana che abbia mai visto. Il mio orologio segna le 23.30, tra poco è mezzanotte e c’è il sole che splende alto nel cielo come non mai, c’è un oceano bellissimo, una costa perfetta e dritta che corre alla nostra destra. Io ho un caldo terribile e qua la gente ha freddo, compreso mio marito. Stanno per servire la cena. Sono riuscita a dormire un paio d’ore. Il peggio è passato, stiamo per giungere a destinazione. Città del Messico!
A duemila e cinquecento metri di altezza è la metropoli più grande del mondo, conta circa 25 milioni di abitanti (censiti) ed è la città più inquinata del pianeta. La delinquenza dilaga, infatti noi stasera (visto che arriviamo verso le 17.00 e qualcosa ora locale) stiamo in albergo chiusi dentro! Contenta Dani? (La mia apprensiva suocera) Arriva la pappa! Fa una certa impressione pensare che siamo in volo da stamattina alle 7.00 e che ci hanno servito la colazione, il pranzo, la merenda e la cena…

Ore 00.04 ma sempre del 10 Aprile (pazzesco) in volo

Abbiamo sorvolato il Texas (Huston e Dallas), Memphis, il Canada (Toronto) e New York. Siamo quasi arrivati sul Messico.
Tra meno di un’ora scendiamo a terra. Abbiamo cenato con: una specie di arrosto con una fetta di formaggio e ceci, una fettina di torta alle mandorle che ho lasciato lì dove l’ho trovata, un panino burro e zucchero, Coca Cola e Caffè. Tra poco dovrebbero darci un documento da compilare prima di scendere con numero di volo, dichiarazione di bagaglio e numero di passaporto, motivo della visita in America e un sacco di altre cretinate. Ecco la hostess che arriva puntuale. Non vediamo l’ora nell’ordine di:
-      Respirare aria vera anche se piena di smog e non ossigeno finto.
-      Fumare una sigaretta, anzi facciamo anche due o tre.
-      Andare in albergo e farci una doccia.
-      Metterci a letto spaparanzati senza scarpe e soprattutto in posizione orizzontale!
Mancano centosessanta miglia alla destinazione quindi circa 28 minuti. Il mio orologio segna l’ora italiana (00.13 dell’11 aprile) e quello di mio marito l’ora locale (17.13 del 10 aprile) ^_^ Questa cosa non finirà mai di stupirmi. Siamo partiti ‘domani’ e siamo arrivati ‘ieri’.



Ore 20.57 atterrati a Ciudad De Mexico

Eccoci arrivati a Città del Messico. Siamo al Casablanca Hotelche si trova in Lafragua 7 Colonia Tabacalera, Cuauhtemoc. Siamo a qualche chilometro dall’aeroporto. La nostra guida, della quale non ho capito il nome, sembra simpatico e competente. 

Siamo riusciti a chiamare casa per ben 4 dollari al minuto. Sticazzi, aggiungerei. 
Ci siamo docciati, rilassati e abbiamo visto Futurama in spagnolo. Fa un caldo ancora sopportabile, ma abbiamo l’aria condizionata. Ho fame. Strano!

In Italia sono le 3.57 circa del mattino. Per ora Città del Messico l’abbiamo vista ben poco e soltanto durante il tragitto in auto. E’ molto decadente, almeno questa zona, ci sono palazzi alti solo un piano, molto colorati, dalle facciate rovinate, piene di scritte e decisamente povere. Ho visto una signora stendere i panni sul tetto piano di una di queste case e mi ha colpito perché mi è sembrato di vedere i quartieri più poveri dei nostri paesi del sud.

Passano auto fatiscenti e ogni tanto anche una bella macchina, ma ammaccata e non mi stupisce, visto come guidano questi pazzi messicani. C’è un traffico spaventoso. Giuro che non mi lamenterò mai più della mia piccola Bologna. Al semaforo capita di tutto, dalla ragazza che chiede i soldi per la Croce Rossa, al tipo che si sdraia letteralmente sul cofano per lavare il vetro con la sua maglietta e una spugna sporca a quello che ti vende le caramelle o i fazzoletti di carta.



Bene, ora vado a ninna perché ci aspetta la sveglia alle 6.30, la colazione alle 7.00 e l’appuntamento alle 8.00 con la guida nella Hall. Faremo un giro per la città e poi al sito di Teotihuacan a circa cinquanta chilometri da quì. Prevedo che torneremo qua domani sera, stanchi morti!
Per ora vi saluto, con questo bellissimo video :)



Mexico City

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